Mercoledì 27 novembre l’Accademia di Agricoltura Scienze e Lettere di Verona ha ospitato la presentazione del libro “I Lebrecht” di Francesco Vecchiato. L’autore, docente di Storia economica dell’ateneo scaligero, ha offerto al pubblico il risultato di un lungo e articolato percorso volto a celebrare una delle famiglie simbolo della nostra città.
Ad introdurre e commentare l’opera sono stati Alessandro Mazzucco, docente di Cardiochirurgia dell’università di Verona e Stefano Quaglia, provveditore agli studi di Verona. Presenti in sala anche Antonia Pavesi, delegata alla cultura del Comune di Verona, Davide Pagangriso, sindaco di Belfiore d’Adige e Cesare Moscati, rabbino capo di Verona. A coordinare l’evento Galeazzo Sciaretta, presidente dell’Accademia di Agricoltura Scienze e Lettere.
“I Lebrecht”. Concepito nel 2006, l’ultimo lavoro di Vecchiato avrebbe dovuto precedere la pubblicazione di “Alle origini dell’università di Verona (1949-1959)”, edito nel 2010, e “Don Luigi Bosio a Belfiore d’Adige” del 2011. "Per una serie di vicissitudini – ha spiegato l’autore – il divenire di questi tre libri si è incrociato, ma ciò è stato provvidenziale in quanto mi ha consentito di recuperare una maggior quantità di materiale sulla famiglia in questione". Attraverso la consultazione di numerosi documenti, fra cui i verbali delle riunioni della giunta di Belfiore e del consiglio comunale relativi ai quindici anni in cui Carlo Lebrecht fu sindaco del paese, Vecchiato è stato in grado di operare un’ineccepibile ricostruzione storico-economica del contesto locale in cui la famiglia s’inserì. "E' una trattazione che – ha riferito Quaglia- acquista senso anche per i suoi sviluppi futuri e che mette in evidenzia l’intreccio tra l’elevato livello economico dei Lebrecht e la loro capacità di promuovere la cultura".- "Un’opera ricca, qualificata e interessante" ha commentato, invece, Alessandro Mazzucco, "vedo nel lavoro di Vecchiato il completamento della partecipazione dell’università di Verona al progetto che ha fatto di villa Lebrecht di San Floriano la nuova sede del dipartimento del corso di laurea in Scienze e Tecnologie Viticole ed Enologiche.
Il giudizio dell’autore. Vecchiato si è dichiarato entusiasta del lavoro compiuto. "Sono orgoglioso per aver tentato in ogni modo di reperire informazioni sui Lebrecht" ha confessato, svelando di non essersi limitato alla consultazione delle anagrafi di Verona e provincia, ma di essersi recato anche in altre città, fra cui Trieste, Torino, Bologna, Firenze e Hannover. Vecchiato si è detto, tuttavia, amareggiato per le mille notizie sfuggite e le domande rimaste senza risposta. E ha ammesso anche di interrogarsi tuttora sull’alone di mistero caratterizzante la figura di Amalia Lebrecht e sul motivo per cui i fratelli Danilo ed Enrico, figli di Carlo, riposino nel cimitero monumentale, anziché in quello ebraico, di Verona.