Sino al 20 novembre Verona, ospitando la trentunesima edizione del Festival di Cinema Africano, si trasforma in luogo d'incontro di critici, registi e giornalisti provenienti luoghi e culture diverse. Quest’anno il tema principale della rassegna cinematografica è“Revolutions”: ovvero rivoluzioni importanti che fotografano l’Africa in un momento di grandi e profondi cambiamenti. I registi in concorso raccontano i loro background, provando a fornire punti di vista diversi e sovvertire gli stereotipi, favorendo un processo di conoscenza di questi ancora poco definiti mutamenti. Nell'edizione 2011 sono 30 i film in programma di cui 24 in concorso, con ben 15 prime visioni nazionali. Tre le sezioni di gara: “PanoramAfrica”, dedicata ai lungometraggi, “Africa short” per i cortometraggi e “Africa doc” con i documentari.
Rivoluzioni culturali e artistiche. Nuovi cambiamenti anche dal punto di vista di linguaggi, generi e visioni cinematografiche, che il festival cercherà di mostrare al pubblico soprattutto grazie ai film della nuova generazione di cineasti africani. Registi capaci di scrivere in un linguaggio nuovo, profondamente diverso da quello della cinematografia occidentale. Film che trasportano in realtà diverse, a noi estranee, ma che ci aiutano a conoscere e capire meglio queste diversità. Un aiuto da dare soprattutto ai giovani: gli organizzatori hanno deciso di dedicare 12 proiezioni a 2000 studenti delle scuole. I ragazzi non saranno solo invitati al cinema, ma i film in concorso saranno anche disponibili per essere proiettati direttamente negli istituti.
Non solo cinema. Tanti anche gli eventi paralleli: incontri con scrittori e autori, due tavole rotonde sui temi delle rivoluzioni, una discussione dedicata al nuovo mondo del calcio africano e una mostra d’arte contemporanea dell’artista camerunense Afran, con performance danzata dal titolo “L’abito è il monaco”, in esposizione, a partire da sabato 12 novembre, anche al Museo africano di Verona.