L’8 aprile è il giorno dedicato alle vittime della Mafia e alla forza della memoria. A partire dalle 9, l’aula magna del polo Zanotto ospiterà l’Antimafia day, una novità del progetto “Gerbera Gialla 2010-2011” promossa dal Coordinamento nazionale antimafia e organizzato dall’associazione “Riferimenti”. L'iniziativa vede la collaborazione del Comune di Verona, “Riferimenti” si propone di coinvolgere gli studenti dell'ateneo veronese in un progetto impegnato a dar voce alle vittime “anonime”, sconosciute della Mafia.
I rappresentanti istituzionali e le testimonianze importanti. Sarà Adriana Musella, presidente del Coordinamento nazionale antimafia “Riferimenti” ad inaugurare gli incontri dedicati alle vittime della mafia. Diversi i rappresentanti istituzionali e i testimoni che dialogheranno durante il corso della giornata. Da Andrea Bolla, presidente di Confindustria Verona, ad Arcangelo Badolati, caposervizio del quotidiano “Gazzetta del Sud” a Gaetano Saffioti, imprenditore divenuto testimone di giustizia. I percorsi di educazione alla legalità, si sono negli anni consolidati e rinforzati prevalentemente in Calabria, Campania e Sicilia, le 3 regioni in cui il problema è maggiormente evidente. Interverranno inoltre Michele Musella, procuratore aggiunto di Reggio Calabria e Renato Cortese, capo della squadra mobile di Reggio Calabria. Nel pomeriggio, a partire dalle 17, l’incontro si sposterà nella sala Gozzi di palazzo Barbieri, piazza Bra 1.
“Riferimenti”. L’associazione Riferimenti è nata nel 1995 per volontà dei familiari dell’ingegnere Gennaro Musella, colpevole di aver voluto resistere alle infiltrazioni della mafia e della 'Ndrangheta nei lavori di ristrutturazione del porto di Gioia Tauro. Da anni l’associazione organizza "Le giornate della Gerbera Gialla" dedicate alle vittime comuni della criminalità organizzata. Sono vittime non famose, troppo spesso dimenticate dai tribunali e dalle coscienze, spesso sconosciute alla pubblica opinione alle cui morti si ha il dovere di dare un senso per non renderle vane. La gerbera gialla è diventata negli anni anche il simbolo dell’ antimafia, della rinascita, della speranza di fondare nuove etiche collettive. Un messaggio di memoria e insieme di reazione, pilastri di un ponte ideale tra le varie regioni, fatto di lutti sconosciuti e famosi ma anche di una crescente e sempre più diffusa volontà di rinascita. Grazie ad una costante collaborazione con il Ministero dell’università e ricerca Riferimenti ha attivato diversi percorsi di educazione alla legalità per contribuire alla formazione di cittadini responsabili.
Per informazioni e aggiornamenti sui prossimi incontri consultare il sito www.riferimenti.org