“Un Atlantico più grande. Europa e USA alla prova di Trump” è il titolo dell’incontro promosso dal Centro di Documentazione europea di Verona del dipartimento di Scienze giuridiche e dal Center for European studies, dipartimento di Culture e civiltà dell’università di Verona, nell’ambito del Festival “Verona Èuropa 2025 – Dalle città al mondo”.
L’evento si è tenuto martedì 13 maggio nella Sala Farinati della Biblioteca Civica di Verona e ha rappresentato un’occasione di riflessione sul futuro delle relazioni transatlantiche, alla luce del ritorno di Donald Trump alla presidenza degli Stati Uniti, delle crescenti tensioni nel sistema multilaterale e della messa in discussione di principi del diritto internazionale da parte della leadership americana.
Moderato da Giovanni Bernardini e Caterina Fratea, docenti dell’università di Verona, il dibattito ha visto la partecipazione di Francesca Ragno, docente di Diritto internazionale dell’università di Bologna, e Federico Romero dell’Istituto universitario europeo. Gli interventi hanno offerto una lettura interdisciplinare – storica, giuridica e culturale del nuovo equilibrio geopolitico globale.
“Oggi la strategia è completamente diversa nel senso che gli Stati Uniti guidati da Donald Trump mirano a ridurre fortemente il loro impegno in Europa”, ha osservato Romero.
Ragno ha aggiunto che “la presenza degli USA come garante della pace e della sicurezza internazionale non rientra negli interessi di Trump; si tratta di un cambiamento epocale, considerando che storicamente l’intervento statunitense è sempre stato decisivo in questo senso”.
L’incontro si inserisce, anche, nel quadro del progetto nazionale dei Centri di Documentazione europea italiani “#UnitedForOurFuture”, realizzato con il supporto della Rappresentanza in Italia della Commissione europea.