“Processi motivazionali e volontariato sportivo nell’Universiade invernale Trentino 2013”. Questo il titolo del progetto che ha consentito a Camilla Trentin, laureata in Scienze motorie, di vincere il premio di ricerca in memoria di Alberto Madella, scienziato dello sport e punto di riferimento nel campo della ricerca scientifica applicata all’attività sportiva.
Il riconoscimento, uno dei più prestigiosi istituiti dal Coni nell’ambito della progettazione e gestione della ricerca applicata allo sport, giunto alla sua sesta edizione, le è stato conferito il 12 ottobre alla Scuola dello sport di Roma, per il lavoro di ricerca sul volontariato sportivo, esito della sua tesi di laurea magistrale in Scienze motorie preventive e adattate.
La ricerca. “Lo studio – spiega Trentin- nasce da un’esperienza di volontariato in eventi sportivi nazionali ed internazionali, e si focalizza soprattutto sull’Universiade invernale Trentino 2013. In questo lavoro ho dato voce alla figura del volontario, alle motivazioni che spingono le persone a prestare gratuitamente servizio durante manifestazioni sportive di grande interesse. La mia analisi indaga la resilienza, come capacità di affrontare momenti destabilizzanti per trarne un motivo di soddisfazione e mostra come un’esperienza prolungata di volontariato di tipo solidaristico possa contribuire all’intenzione di iniziare a praticare sport. Questo riconoscimento attesta la qualità di una ricerca che si è avvalsa della guida di Federico Schena, docente di tecniche e metodologie dell’allenamento di Scienze motorie, Francesca Vitali, psicologa ed esperta di organizzazione nelle strutture di volontariato, Antonella Bellutti, campionessa olimpica di ciclismo su pista e Sergio Anesi, presidente del comitato organizzatore dell' Universiade invernale Trentino 2013 e membro della giunta nazionale del Coni”.
20.10.2015