La compagnia teatrale “Bam! Bam! Teatro” ha allietato il pomeriggio di sabato 26 settembre con lo spettacolo itinerante "Alice nei paesi delle meraviglie", creato appositamente per Kidsuniversity e ispirato al famoso testo di Lewis Carroll, conducendo grandi e piccini alla scoperta del quartiere di Veronetta.
Prendendo come spunto il fantastico viaggio di Alice, una bambina che non trova difficoltà ad accettare la diversità e la accoglie come qualcosa di straordinario, la compagnia di Lorenzo Bassotto ha messo in scena alcune tematiche molto attuali come l’immigrazione, le differenze etniche e la capacità di accettare l’altro, senza dimenticare la leggerezza tipica dello stile di Carroll.
Quattro i momenti fondamentali della rappresentazione, la cui coesione è stata rinforzata dalla presenza di un “Gatto speciale”, il trait d’union che ha accompagnato il pubblico per tutta la durata dell’evento. La prima tappa si è svolta nel prato della mensa del polo Zanotto e ha introdotto il pubblico al tema del viaggio; la seconda a corte Maddalene, con una riflessione sull’essere se stessi e sulle trasformazioni che una nuova realtà può provocare sull’identità della persona; la terza nella la scuola di cucina “È cucina” in via XX settembre dove il Cappellaio Matto ha parlato dell’importanza del tempo e infine l’epilogo nel giardino di palazzo Bocca Trezza, con alcune considerazioni sulla capacità di chi ha il potere di agire e risolvere i problemi.
Il teatro si è fatto specchio di una realtà conosciuta ma spesso ignorata come quella dei migranti e dei loro viaggi verso terre straniere e poco ospitali, dove la diversità che rappresentano con il colore della loro pelle o i loro diversi costumi non è sempre accolta con il sorriso. Attraverso l’uso delle maschere, di canti e di balli, ma soprattutto dell’interazione con i bambini che si sono spesso sentiti coinvolti in prima persona, la compagnia ha creato uno spettacolo con più livelli di lettura: da un lato un mondo colorato di musiche e risate e dall’altro l’utilizzo della fiaba come veicolo per riflettere su problematiche reali.
Gli attori hanno lavorato insieme ad alcune persone provenienti da altri paesi, che hanno raccontato le loro storie davanti a bambini che ascoltavano a bocca spalancata, trascinati e coinvolti dal mescolarsi di fantasia e realtà. La morale, come ricorda il ritornello più volte ripetuto nello spettacolo, è che “Tutto il mondo oggi è roba dell’altro mondo!”.
29.09.2015