Un momento di riflessione sulle prospettive dell’integrazione europea a partire dalle nuove competenze in tema di politica estera e investimenti per discutere, in modo critico, le modalità con cui l’Unione Europea ha affrontato finora la crisi del debito sovrano e della Grecia.
Su queste e altre questioni si confronteranno economisti, ricercatori, imprenditori e giuristi durante l’incontro “Austerity, Solidarity and Supranational Policies in the European Union” che si terrà mercoledì 6 maggio, dalle 14.30 alle 18, nell’ Aula Tantini del palazzo di Scienze giuridiche di via Carlo Montanari, 9,Verona. L’appuntamento è organizzato dall’Ateneo in collaborazione con la Scuola di dottorato in Scienze giuridiche ed economiche, il dipartimento di Scienze economiche e il dipartimento di Scienze giuridiche. Prezioso il contributo di Apindustria Verona, movimento Federalista Europeo e Ordine degli Avvocati di Verona.
“La crisi finanziaria internazionale e la successiva crisi del debito sovrano in Europa – spiega Riccardo Fiorentini, docente di Economia politica dell’università di Verona – hanno evidenziato i limiti dell’attuale struttura istituzionale dell’Unione Europea. La globalizzazione dell’economia e l’emergere di nuovi attori internazionali come Cina, India, Brasile, rendono sempre meno rilevanti le politiche economiche dei singoli stati europei e sempre più urgenti autentiche politiche comuni sovranazionali che possono esistere solo a livello di Unione Europea. L’integrazione europea ha compiuto sicuramente enormi passi ma resta sbilanciata. L’unione monetaria non è infatti accompagnata da un’autentica unione fiscale e le istituzioni comunitarie presentano ancora un deficit democratico. Durante il convegno ci confronteremo sulla possibilità di cambiare gli attuali indirizzi politici della UE basati sul principio dell’austerità e promuovere, in modo diverso, la solidarietà tra stati e cittadini europei rilanciando il progetto di unione federale delineato dai Padri Fondatori della UE”.
“In una congiuntura difficile come quella attuale – spiega Vincenza Frasca, vicepresidente di Apindustria Verona che interverrà in rappresentanza del mondo imprenditoriale – con il cambio dollaro-euro in diminuzione e l’abbassamento del prezzo del petrolio, la politica monetaria della Comunità Europea da sola non basta a far ripartire l’economia. Una forte spinta alla ripresa può essere garantita solo dalle aziende, cuore pulsante del sistema economico nazionale ed europeo. Farle ripartire significa mettere in atto interventi di tipo politico e di sostegno all’intero sistema diminuendo le tasse, riducendo il costo dell’energia e quello del lavoro. La politica di austerità blocca il mondo produttivo mettendo in atto manovre lineari, non mirate, che non incentivano, ma rallentano la ripresa e lo sviluppo”.
Il programma
La prima sessione di incontri inizierà alle 14.45 con gli interventi di Caterina Fratea, assegnista di ricerca all’ateneo veronese in diritto dell’Unione europea, Matteo Ortino, docente di Diritto dell’economia, Sondra Faccio, avvocatessa dello studio legale Roedl & Partner, Stefan Kirchner, docente di Diritti umani fondamentali dell’università di Lapland e Gustavo Prieto, dottorando di ricerca in Diritto dell’economia, che interverranno sui Current legal developments on the new Eu economic competencies.
Alle 16.30 si terrà, invece, la sessione “Sovereign debt crisis, austeruty and solidarity” con l’intervento di Fiorentini e Zoltan Pogatza, docente di Economia all’università dell’Ungheria occidentale.
Il convegno è organizzato in occasione della pubblicazione del volume “The European Union and Supranational Political Economy” edito da Rutledge, 2015, curato da Riccardo Fiorentini e Guido Montani.
Per iscrizioni e informazioni: giulia.vernizzi@univr.it
5/05/2015
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