“Muovere delle critiche anche alle concezioni nobili e consolidate proprie della Scienza non è un delitto ma un merito”. Giulio Giorello, docente di Filosofia della Scienza al Politecnico di Milano, spiegherà come il metodo scientifico stesso porta a questo. Le relazioni tra scienza, etica e politica sono il pane quotidiano dello studioso, già ospite della scorsa edizione di Infinitamente, che aprirà “Giovedì della Scienza” con una panoramica delle ricadute del pensiero scientifico sulla vita associata. Promuovere il valore della scienza il proposito del ciclo di incontri che ha preso il via al Teatro Ristori di Verona con una conferenza intitolata “Il metodo scientifico”. I 9 appuntamenti, aperti alla cittadinanza a titolo gratuito, sono organizzati dall’Accademia di Agricoltura Scienze e Lettere di Verona in collaborazione con il Teatro Ristori.
La Scienza per la Democrazia. “Il carattere di rivedibilità della conoscenza scientifica moderna e sperimentale è il punto di raccordo che unisce la Scienza e la Democrazia. Per questo una società che vuol dirsi civile e democratica deve fare i conti con la scienza”. È proprio dal metodo scientifico introdotto da Galileo che, secondo Giorello, possiamo imparare a mettere in discussione l’autorità, sia essa culturale o politica, e ad instaurare un rapporto di dialogo con chi ci governa. Il noto studioso presenterà dunque Galileo, i grandi scienziati di epoca classica, come quelli della fisica contemporanea, anche come maestri di democrazia.
Nell'incontro successivo, il 25 ottobre alle 21, che si incentrerà sul ruolo della scienza, è previsto l’intervento di Edoardo Boncinelli, docente di Fondamenti biologici della conoscenza all’università Vita e Salute del San Raffaele di Milano. A seguire la conferenza “Scienza, quindi democrazia” dell’8 novembre. Si parlerà poi di Darwin nell’incontro del 22 e il 6 dicembre Giuseppe Longo discuterà dei fondamenti della matematica. Quindi il 20 sarà il momento di affrontare il tema della rigenerazione e il 10 gennaio 2013 ci si addentrerà nel mondo della biologia sintetica. A chiudere il tour nei “luoghi” della scienza il seminario “Nati per credere” con Giorgio Vallortigara e Armando Massarenti che sarà il relatore di “Cultura e sviluppo” il 31 gennaio 2013.
Giulio Giorello. Dopo una laurea in Filosofia ‘68 e una in Matematica nel ‘71 all'Università degli Studi di Milano, Giorello ha avuto un brillante esordio nel mondo della Fisica, e si è poi dedicato alla Genetica e alla Biologia molecolare. In questo campo ha guidato importanti laboratori di ricerca, prima all’Istituto internazionale di Genetica e Biofisica del Cnr (Consiglio Nazionale delle Ricerche) di Napoli e poi all’Istituto San Raffaele di Milano. A lui si deve la scoperta di alcuni geni che svolgono un ruolo fondamentale nel controllo dello sviluppo fisico e cerebrale. Per alcuni anni, è stato direttore della Sissa (Scuola Internazionale Superiore di Studi Avanzati) a Trieste. Membro dell’Accademia Europea, della Organizzazione Europea per la Biologia Molecolare e della Human Genome Organization, è stato anche alla guida della Società Italiana di Biofisica e Biologia Molecolare.
Ha dato il suo contributo accademico in diversi atenei italiani. Ha insegnato Meccanica Razionale alla facoltà di Ingegneria dell'Università di Pavia, ed è stato docente ancora nella facoltà di Scienze dell’Università di Catania e in quella di Scienze naturali dell'Università dell'Insubria approdando infine al Politecnico di Milano e all’università Vita e Salute dell’istituto San Raffaele di Milano. In queste sedi è attualmente titolare delle cattedre, rispettivamente, di Filosofia della Scienza e di Fondamenti biologici della conoscenza.
Presidente in passato della Silfs, Società Italiana di Logica e Filosofia della Scienza, è autore di numerosi saggi e libri di successo, pubblicati dalle principali case editrici italiane. Collabora regolarmente alle pagine culturali del Corriere della Sera ed è ideatore e direttore della collana Scienza e Idee per Raffaello Cortina Editore.