Perché il vino sviluppi tutte le sue qualità si deve tener conto di numerose condizioni e mille sfumature, senza tralasciare il rispetto di seri parametri scientifici. Corrispondono a pieno a questi innegabili diktat metodologici i progetti sperimentali recentemente presentati in un convegno che si è svolto nella sede dell’università di Villa Lebrecht. Quattro progetti, denominati “Wine Local Brand”, Winesens”, “Low alcol” e Pinot Grigio”, frutto delle ricerche di docenti e ricercatori dei dipartimenti di Economia aziendale e del Corso di laurea in Scienze e tecnologie viticole ed enologiche dell'ateneo.
I progetti presentati. Responsabile scientifico del progetto Wine Local Brand, ovvero il valore territoriale dei vini autoctoni veneti, è Diego Begalli, ordinario di Economia aziendale mentre artefice della ricerca titolata “Valorizzazione e stabilizzazione del Pinot Grigio con tecniche diiperossigenazione” è Roberto Ferrarini, docente di Enologia e Controllo della qualità del vino della facoltà di Scienze Matematiche Fisiche e Naturali. Ferrarini è inoltre responsabile scientifico del progetto sui “Sistemi di controllo innovativi per la produzione di vini bianchi e rossi di qualità da uve appassite” (acronimo, Winesens) e dello studio titolato: “Sviluppo e studio della tecnica di dealcolazione su diverse tipologie di vino” (acronimo, Low Alcol). Durante il convegno che ha visto la partecipazione di docenti, produttori ed esperti del settore i gruppi di ricerca che hanno lavorato ai quattro progetti hanno presentato i risultati raggiunti.
L’incontro si inserisce nelle iniziative supportate dal Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale: l’Europa investe nelle zone rurali.