La 36esima edizione del Salone Internazionale del Libro di Torino ha visto, tra i protagonisti del panorama formativo italiano, anche il master in Editoria Univr.
Dal 15 al 19 maggio, il prestigioso evento culturale ha ospitato il corso post-lauream veronese all’interno dell’iniziativa “Book-Makers”, offrendo uno spazio di visibilità e confronto nella cornice del Padiglione 3, area BookLab.
Due le giornate cardine della partecipazione del master, sabato 17 e domenica 18 maggio, durante le quali è stato allestito uno stand informativo per presentare il percorso formativo, dedicato alla preparazione di professionisti capaci di affrontare le nuove sfide dell’editoria contemporanea.
Momento centrale della giornata di sabato è stato l’incontro “Dal libro al podcast: nuove forme di editoria e narrazione”, curato da Gaia Passamonti, docente del master, co-fondatrice dell’agenzia “Pensiero Visibile” e della casa di produzione audio “Storie Avvolgibili”. L’intervento ha acceso i riflettori sul rapporto sempre più stretto tra libro e podcast, due linguaggi che non si escludono, ma si potenziano a vicenda.
A completare la partecipazione veronese, sempre sabato, la direttrice del Master, Federica Formiga, ha preso parte alla tavola rotonda “Lavorare in editoria. Le scuole che formano i professionisti dell’editoria”, un’occasione di dialogo tra esperti, docenti e operatori del settore sulla trasformazione delle figure professionali editoriali.
«Il master in Editoria ha portato ancora una volta il nostro ateneo a essere protagonista di un evento di riferimento per il mondo del libro italiano – ha dichiarato Formiga –. È stata un’opportunità non solo per far conoscere la nostra offerta formativa, ma anche per creare nuove sinergie con professionisti della filiera editoriale. Un settore in profonda evoluzione, che richiede competenze nuove e protagonisti consapevoli: esattamente ciò a cui il nostro master intende contribuire.»
Con la sua presenza al Salone, il master in Editoria ribadisce la sua vocazione a formare figure professionali pronte a interpretare e innovare i linguaggi del racconto, in un’industria editoriale sempre più ibrida, dinamica e interconnessa.
SM