Ridurre i disturbi di salute mentale in Africa attraverso la formazione di professionisti qualificati. E’ questo l’obiettivo del progetto nato dalla collaborazione tra il dipartimento di Neuroscienze, biomedicina e movimento Univr, l’Amref international university (Amiu) di Nairoby e il Centro Oms per la ricerca sulla salute mentale, con il sostegno del ministero dell’Università e della Ricerca (Mur).
Lunedì 5 maggio, l’aula Gavazzi dell’ateneo scaligero ha ospitato il seminario “Mental health and primary care in Kenya”, al quale sono intervenute Alice Sipiyan Lakati e Lucy Muthoni Njiru, docenti dell’Amiu in visita a Verona, accompagnate dalle studentesse Joan Julia Abuom e Tecla Karimi Mukiira. Un’occasione di confronto internazionale che segue la missione a Nairobi, avvenuta a febbraio 2025, di Michela Nosè, Corrado Barbui e Marianna Purgato, docenti dell’ateneo veronese. In Kenya, la delegazione ha incontrato anche rappresentanti del Who Kenya Country Office e il Principal Secretary del dipartimento statale dei servizi correttivi.
Uno degli elementi centrali della collaborazione è la co-progettazione dei programmi accademici: un master of science e una laurea triennale in Counselling Psychology, sviluppati congiuntamente da Amiu e Univr. Un investimento educativo strategico, pensato per formare figure professionali capaci di trasformare il panorama della salute mentale nei contesti locali.
«I laureati di questi corsi – spiega Michela Nosè, docente di Psichiatria a Verona e referente del progetto – diventeranno attori del cambiamento: promuoveranno il benessere psicologico nelle loro comunità, rafforzeranno la capacità dei sistemi sanitari e contribuiranno allo sviluppo di politiche pubbliche più inclusive. Inoltre, la loro formazione consentirà un accesso più equo a cure psicologiche e psichiatriche di qualità».
La necessità di intervento è urgente. «In Kenya – prosegue Nosè – la prevalenza dei disturbi mentali è elevata. Secondo il Mental Health Investment Case del 2021, i servizi sono scarsi e difficilmente accessibili, per via della carenza di personale e della limitata allocazione di fondi. Investire nella salute mentale significa ridurre la sofferenza, migliorare la qualità della vita e contribuire allo sviluppo del Paese».
In questo scenario si inserisce l’Amref International University, che ha come missione quella di formare una forza lavoro competente e promuovere l’accesso equo all’assistenza sanitaria primaria in tutta l’Africa. Grazie alla collaborazione con l’Università di Verona, si rafforza un ponte culturale e scientifico capace di generare impatto concreto, dentro e fuori i confini accademici.
SM