Venerdì 13 novembre 2015, dalle 14.30, nell’aula T2 del Polo Zanotto, si terrà l’assemblea annuale di tutti i dottorandi delle quattro scuole dell’università di Verona. Si tratta di un’iniziativa di grande importanza, già sperimentata con successo lo scorso anno. In particolare, l’occasione permetterà un confronto su alcune problematiche di interesse comune, ma soprattutto consentirà di incrociare le esperienze di dottorandi provenienti da aree diverse e di discutere sulle prospettive dei nuovi percorsi nell’ambito dell’alta formazione scientifica.
Le scuole di dottorato dell’ateneo veronese sono quattro. La scuola di Scienze della Vita e della Salute, diretta da Pietro Minuz, che offre sei corsi di dottorato. Due sono i corsi di dottorato presentati dalla scuola di Scienze Giuridiche ed Economiche, diretta da Mario Ortino. A questi si aggiungono i tre corsi di dottorato di Scienze Naturali e Ingegneristiche, sotto la direzione di Gloria Menegaz, e infine Scienze Umanistiche, coordinata da Arnaldo Soldani, con tre corsi di dottorato.
Le scuole sono il risultato di un investimento di eccezionale portata da parte dell’ateneo di Verona, in termini sia di dotazione finanziaria sia di strutture scientifiche e amministrative. La loro finalità principale è da un lato di ridefinire le attività dell’alta formazione secondo standard europei, dall’altro di offrire ai dottorandi una serie di opportunità concrete di conoscenza e di ricerca entro un quadro di riferimento internazionale. Da qui la scelta di favorire al massimo la mobilità dei dottorandi verso università e centri di ricerca di tutto il mondo, e insieme lo sforzo di attirare a Verona i maggiori specialisti delle varie discipline ma anche dottorandi stranieri interessati a seguire le nostre linee di ricerca, nella convinzione che lo sviluppo del sapere si possa realizzare solo in uno spazio aperto, senza confini.
Alcuni dati, che sono la testimonianza più eloquente di questo sforzo organizzativo. Nelle quattro scuole attualmente sono presenti tre cicli di dottorato, per un totale di 336 dottorandi, di cui 41 stranieri. Inoltre sono attive 21 cotutele, ossia programmi di scambio internazionale, verso le università di molti paesi europei: da Parigi a Berlino, da Friburgo a Zurigo, e ancora Lorraine-Nancy, Francoforte, Utrecht, Göttingen, Regensburg, Tolosa, Copenhagen, Jena, a cui si aggiungono gli scambi con gli Stati Uniti e il Canada, alcuni con convenzioni strutturate in quest'ambito della formazione dottorale in fase di definizione.
9.11.2015