Per molto tempo la lingua francese è stata considerata la lingua degli intellettuali e della poesia ed ancora oggi è una delle più parlate al mondo. Per promuoverne la conoscenza anche quest’anno il dipartimento di Lingue e letterature straniere dell’università in collaborazione con l’Alliance francaise di Verona ed il Comune di Verona organizza la Giornata della francofonia, giunta all’ottava edizione. L’appuntamento è per mercoledì 12 marzo alle 9,30 nella cornice di Palazzo Da Lisca Cavalli in via Interrato dell’acqua morta. La giornata ha come titolo "Rien que du blanc à songer: les écritures de la neige” frase tratta da una lettera del 1878 del poeta francese Arthur Rimbaud del 1878 mentre attraversava il passo del San Gottardo. I diversi relatori che si alterneranno tratteranno il tema della neve attraverso le opere di vari scrittori e poeti francesi.
Il programma. I lavori saranno aperti da Rosanna Gorris, ordinario di letteratura francese all’ateneo, che parlerà di come scrivere e parlare della neve. Seguiranno gli interventi di Riccardo Benedettini, Letizia Mafale, Elena Quaglia e Emanuela Cavicchi. I successivi interventi tenuti da Anne De Vaucher, Paola Perazzolo, Laura Colombo e Ilaria Vitali saranno coordinati da Franco Piva, cultore della materia in letteratura francese. La giornata riprenderà poi alle 15 presieduta da Stefano Genetti, passociato di letteratura francese dell’ateneo veronese. Daniele Speziari, Damiano De Pieri, Fabio Libasci e Sara Arena illustreranno il ruolo tematico della neve nella poesia francese e il suo forte potere evocativo in alcuni poeti come Pierre Reverdy e Philippe Denis. La conclusione dell’incontro sarà affidata a Pierluigi Ligas, ordinario di letteratura francese all’università, che introdurrà gli interventi di Vera Gaiju, Tania Triberio e Giovanni Tallarico. Questi ultimi si concentreranno sul lessico della neve nella lingua russa e nella trilogia degli tsar di Vladimir Volkoff, scrittore francese di estrazione russa.
12.03.2014