“Guglielmo”, il provider di servizio internet wireless e l’università di Verona, si sono uniti per migliorarsi. Grazie a questa collaborazione, infatti, gli studenti dell’ateneo potranno usufruire della rete WiFi del Comune di Verona; da oggi infatti le credenziali di Gestione identità di ateneo (Gia) possono essere usate per accedere alla rete attraverso i punti di accesso dislocati sul territorio cittadino. Per attivare il servizio basterà connettersi alla rete Guglielmo, cliccare sul link di accesso per l’università e digitare il proprio codice Gia e la relativa password.
Navigare a Verona, in provincia e all’università. “Abbiamo realizzato una sofisticata modalità di condivisione in internet – dichiarano dall’università di Verona – Tutto ciò permetterà a chi frequenta l’ateneo di avere i medesimi servizi anche se è molto distante dalle aule, in Piazza Bra o nella zona dell’ospedale. Viceversa, tutti i cittadini di Verona possono sfruttare Guglielmo all’interno dell’ateneo”. Nel corso del mese di luglio l’accesso è stato anche esteso ai comuni della provincia di Verona, tra cui Zevio, San Giovanni Lupatoto, Peschiera del Garda, Sommacampagna e San Martino Buon Albergo, che già dispongono della rete WiFi Guglielmo.
Lo scopo della collaborazione. Alla base del progetto vi è l’idea di offrire il maggior numero di servizi agli utenti in possesso di identità digitali sicure e condivise. “Guglielmo” e l’ateneo scaligero hanno creato l’architettura di rete per consentire agli studenti di accedere alla rete WiFi cittadina senza la necessità di doversi procurare nuove credenziali, per facilitare l’esperienza degli utenti. Il Comune di Verona, che dispone della rete WiFi urbana più ampia in Italia con oltre 300 access point, ha rappresentato il perfetto contesto in cui testare l’esperienza di accesso federato.
Di più su “Guglielmo”. Questo fornitore di servizi internet wireless è uno tra i principali in Italia e ha una rete costituita da oltre diecimila access point, con oltre un milione di utenti registrati tramite la sua piattaforma Lumen. “Grazie all'approccio modulare con cui è stata sviluppata negli anni, la piattaforma Guglielmo è in grado di interagire con sistemi esterni a vari livelli e di adeguarsi ai vari protocolli utilizzati – ha spiegato Nicola Iotti di “Guglielmo” – Il completo controllo delle procedure di autenticazione fa sì che il Wi-Fi possa diventare parte di una piattaforma più ampia di servizi”. Guglielmo deve il suo nome alla volontà dei fondatori di riconoscere un doveroso tributo al fisico bolognese Guglielmo Marconi, inventore delle onde radio e padre delle telecomunicazioni.