Proseguono gli appuntamenti con l’autore del ciclo di conferenze “Io scrivo, tu mi leggi”. E' stato presentato in biblioteca Frinzi il libro “I personaggi classici secondo Metastasio” (Verona, Fiorini, 2010), Paolo Lago, autore del volume e dottore di ricerca in Letterature straniere e scienze della letteratura, Nadia Ebani, docente di Letteratura italiana dell’ateneo scaligero e Adone Brandalise, docente di Letterature comparate dell’Università di Padova.
Il testo. Il libro “I personaggi classici secondo Metastasio: Catone in Utica, Olimpiade, Achille in Sciro” è suddiviso in tre capitoli, ognuno dedicato ad un melodramma di Pietro Metastasio, poeta, librettista, drammaturgo e sacerdote italiano. “Scegliere tre tra i melodrammi composti da Metastasio ha richiesto un lavoro faticoso e meticolosissimo – ha sottolineato Lago – La mia formazione classica mi è stata di grande aiuto. I tre testi sono stati scelti in base ad una fortissima caratterizzazione dei personaggi”. Dopo un intenso excursus dedicato alla descrizione del testo, Nadia Ebani ha spiegato lo studio delle fonti principali utilizzate dal poeta per costruire i suoi personaggi. “A fianco di autori classici come Lucano, Ovidio, Stazio, Erodoto e Pausania – ha detto la docente – incontriamo anche autori moderni, contemporanei di Metastasio, come Joseph Addison o Pier Iacopo Martello”.
L’autore. “Metastasio si presenta come una grande macchina dispensatrice di sapere teatrale – ha proseguito Brandalise – C’è nei suoi testi una grandissima e profondissima complessità culturale; è infatti, da non dimenticare, un grandissimo esperto di congiuntura”. Tra i tratti caratteristici dei drammi metastasiani che coinvolgono lo spettatore i principali sono la sospensione narrativa, gli equivoci, le sorprese continue. Metastasio vuole sensibilizzare lo spettatore-lettore con la forza e la rappresentazione dei diversi e svariati affetti.
L’esito di una ricerca. “E’importante fare ricerca – ha detto Ebani – soprattutto su testi non sempre conosciuti e non sempre di facile lettura. Paolo Lago con grande intelligenza ha messo in relazione tre grandi melodrammi, un lavoro difficile e che richiede tantissimo tempo. Quali sono i risultati di una ricerca se non il lavoro concreto e visibile? Paolo Lago, con una grande conoscenza dei testi della classicità argentea, ha gestito un ottimo lavoro. A lui i miei vivi complimenti”.