Mercoledì 26 novembre, nella Sala Barbieri di Palazzo Giuliari, si è svolta una nuova edizione dei “Cantieri della Resistenza”, appuntamento promosso dall’Università di Verona e dall’Istituto nazionale Ferruccio Parri, rete degli istituti per la storia della Resistenza e dell’età contemporanea. Il convegno ha riunito studiosi e giovani ricercatori per approfondire i passaggi che portarono dalla Liberazione alla nascita della Repubblica, tra analisi storica, lavoro d’archivio e riflessione sulla memoria civile.
Ad aprire i lavori sono stati i lavori istituzionali di Matteo Ballottari, prorettore per la valorizzazione delle conoscenze per la società, Paolo de Paolis, direttore del dipartimento di Culture e civiltà Univr, Roberta Silva, referente Aq del dipartimento di Scienze umane Univr e Paolo Corsini, presidente dell’Istituto nazionale Ferruccio Parri.
La giornata si è articolata in due sessioni dedicate ai temi della transizione istituzionale e della costruzione della memoria pubblica, con interventi su epurazione, governi locali del dopoguerra, rappresentazioni della Resistenza femminile e testimonianze legate ai giovani deportati veronesi. L’evento si è poi concluso con l’assegnazione del premio “Claudio Pavone” a Giovanni Brunetti, dottorando in Scienze archeologiche, storico-artistiche e storiche Univr.
“I “Cantieri della resistenza” è un evento che negli anni è diventato un confronto scientifico di grande valore – ha dichiarato Ballottari – capace di mettere insieme il rigore della ricerca storica, il lavoro d’archivio e l’attenzione verso la dimensione civile della memoria. Come Università riteniamo fondamentale organizzare e sostenere iniziative che favoriscano il dialogo tra studiosi, istituzioni culturali e la comunità cittadina. Parlare oggi di Resistenza e del processo che ha portato alla nascita della Repubblica significa guardare al passato, per riflettere sul nostro presente e futuro.”
MC – Tirocinante Agenzia Stampa “UniVerona News”





























