È stato presentato ufficialmente dell’“Annuario italo-brasiliano di studi giuridici”, nuova rivista scientifica frutto della collaborazione tra l’Università di Verona e la Faculdade de Direito della Universidade Federal de Minas Gerais.
L’occasione è stata il convegno italo-brasiliano di studi giuridici, che si è tenuto il 24 e 15 ottobre nell’aula magna del dipartimento di Scienze Giuridiche, a rappresentare una tappa significativa di un percorso di cooperazione avviato ormai da oltre un decennio tra i due Atenei. Dal primo scambio di docenti nel 2010 fino alla sottoscrizione della Convenzione internazionale di cooperazione scientifica nel 2019, la collaborazione si è consolidata attraverso gruppi di ricerca congiunti, pubblicazioni e numerose iniziative accademiche. Un ulteriore passo avanti è stato compiuto nel 2023 con la firma di una nuova Convenzione per l’avvio di un dottorato congiunto tra le due università.
L’“Annuario” nasce con l’obiettivo di creare uno spazio stabile di confronto giuridico e culturale tra studiosi italiani e brasiliani, ma aperto anche a contributi provenienti da altri ordinamenti. «Il diritto – si legge nella presentazione ufficiale – deve essere vissuto come un fenomeno culturale senza confini rigidi, perché nasce dall’uomo e dell’uomo è strumento per garantire la pacifica convivenza».
La rivista, diretta congiuntamente da docenti dei due Atenei e basata su un rigoroso sistema di referaggio double-blind, intende porsi come punto di riferimento per il dialogo accademico internazionale sui temi giuridici di maggiore attualità.
La sessione inaugurale del convegno, venerdì 24 ottobre, ha visto i saluti istituzionali della rettrice dell’ateneo scaligero, Chiara Leardini, cui sono seguite le Lectiones Magistrales di presentazione dell’Annuario, con interventi di Humberto Theodoro Júnior (UFMG) e Mario Libertini (Sapienza Università di Roma), moderati da Teresa Pasquino (Università di Trento). Le due giornate successive hanno ospitato poi oltre venti relazioni di studiosi italiani e brasiliani su temi che spaziano dal diritto civile al diritto dell’ambiente, dalla regolazione dei mercati digitali all’intelligenza artificiale e alla tutela dei diritti umani.
“È per me un grande piacere portare il saluto dell’Università di Verona in occasione di questo incontro, che rinnova e rafforza il legame con la Universidade Federal de Minas Gerais”, ha detto la rettrice Chiara Leardini. “La presentazione dell’Annuario italo-brasiliano di studi giuridici rappresenta un momento di particolare valore per la nostra comunità scientifica. Nasce infatti da una rete di ricerca costruita nel tempo, attraverso scambi di docenti, progetti comuni e un costante dialogo tra studiosi. È la dimostrazione concreta di come la ricerca scientifica sappia creare ponti duraturi, capaci di superare confini geografici e culturali. L’Università vive della forza delle sue relazioni e della qualità delle sue idee. Iniziative come questa ci ricordano che la scienza giuridica, come ogni altra forma di conoscenza, cresce solo nel confronto, nella condivisione e nella capacità di guardare oltre i propri orizzonti disciplinari e nazionali”.
Il convegno ha conferma Verona come crocevia di dialogo giuridico internazionale e laboratorio di confronto sulle grandi sfide del diritto contemporaneo.
“Sentiamo l’esigenza di creare un luogo in cui questo dialogo, contínuo e costante, possa trovare una occasione formalizzata e al tempo stesso aperta di sedimentazione e ampliamento: appunto l’Annuario italo-brasiliano di studi giuridici”, hanno spiegato Mauro Tescaro, Daniele Butturini e Andrea Caprara, docenti Univr, fondatori e direttori dell’Annuario, insime ai colleghi brasiliani. “Una rivista in lingua italiana con periodicità annuale che vuole essere un tavolo di lavoro al quale tutti gli studiosi, di qualsiasi Università, interessati ai temi giuridici italo-brasiliani e, tramite essi, alle questioni in larga parte universali del diritto possano partecipare attivamente. Se, quindi, obiettivo fondamentale dell’Annuario è offrire una sede privilegiata e stabile per la discussione giuridica, teorica e pratica, principalmente italo-brasiliana, non sono esclusi contributi di taglio più ampio e di interesse anche per altri ordinamenti. Crediamo infatti che il diritto non possa sottrarsi al confronto internazionale interdisciplinare auspicabilmente prendendo le mosse da sistemi, come appunto quelli italiano e brasiliano, connotati da una forte base comune, dovendo al tempo stesso essere vissuto come un fenomeno culturale senza confini rigidi o predeterminati perché nasce dall’uomo e dell’uomo è strumento per garantire la pacifica convivenza”.
Elisa Innocenti





























