Quasi cento studentesse e studenti, sei ambiti di ricerca, due premi principali e un unico obiettivo: migliorare la qualità della vita attraverso l’innovazione. Si è conclusa la prima edizione del “Bio Hackathon – Invenzioni che cambiano il mondo”, un evento che ha visto protagonisti giovani talenti impegnati nello sviluppo di soluzioni tecnologiche applicate alle Scienze della vita.
Organizzata dal network PerfeTTO – di cui fa parte anche l’università di Verona – l’iniziativa si è svolta all’Irccs Ospedale Sacro Cuore Don Calabria. L’evento rientra nel progetto “Life Science To Network”, finanziato dal ministero della Salute, e si propone di promuovere il dialogo tra il mondo della formazione, della sanità e dell’industria, puntando sull’energia creativa delle nuove generazioni.
Ragazze e ragazzi si sono cimentati nella progettazione di strumenti e servizi in sei aree tematiche strategiche: biotecnologie, dispositivi medici, tecnologie assistive, informatica biomedica, riabilitazione e telemedicina, accessibilità, intelligenza artificiale e apprendimento automatico.
A conquistare il premio per la miglior invenzione è stato il team Biosgagliathon, composto da Sofia Passalacqua, Riccardo Gaiardoni, Jacopo Cabrini, Gaia Murari e Alessandro Veronese dell’Iss “L. Calabrese – P. Levi”. Il gruppo ha sviluppato Rafa, un assistente vocale intelligente pensato per offrire supporto quotidiano ai malati di Alzheimer, migliorando la loro autonomia e sicurezza.
Il premio per il miglior pitch, invece, è stato assegnato al progetto “SoundWay – La voce per l’autonomia” del team innovAaction composto da Pietro Arcangeli, Andrea Chieppe, Federico Conte, Melania Grigoli, Chiara Simeoni e Leonardo Sommacampagna, sempre dell’Iss “L. Calabrese – P. Levi”. Il progetto propone un innovativo sistema di supporto vocale per aiutare persone non vedenti o ipovedenti nell’utilizzo dei mezzi pubblici, rendendo più accessibili gli spostamenti in autonomia.
La prima edizione del Bio Hackathon si chiude quindi con un bilancio positivo, confermando il potenziale delle giovani generazioni nel proporre soluzioni concrete e sostenibili alle sfide del presente. Una scommessa vinta sull’innovazione che guarda al futuro della salute e del benessere collettivo.