Un’occasione di riflessione e condivisione attraverso la musica e la parola: è questo lo spirito di “Sogno, disincanto, utopia. Un concerto per l’Europa”, in programma venerdì 9 maggio alle ore 21 nell’aula magna del polo universitario Zanotto, in via San Francesco 22 a Verona.
L’iniziativa si inserisce nel cartellone del Festival Verona Èuropa, promosso dal Comune di Verona in collaborazione con l’università di Verona, e vedrà protagonisti l’orchestra e il coro dell’ateneo, diretti dal maestro Marcello Rossi Corradini. Sul palco anche il soprano Cecilia Rizzetto e l’attore Andrea de Manincor, che darà voce a testi scelti appositamente per l’occasione.
Il concerto sarà articolato in tre momenti, ognuno ispirato a una delle tre parole chiave che danno titolo all’evento: sogno, disincanto, utopia. Un’alternanza di musiche strumentali, canto lirico e letture per esplorare il presente e il futuro dell’Europa attraverso il linguaggio universale dell’arte.
«L’intento è quello di veicolare un momento di condivisione e riflessione su tematiche attuali, grazie alla forza evocativa della musica e della letteratura – spiegano gli organizzatori Chiara Della Libera, Marco Caminati e Federico Boschi, docenti dell’ateneo scaligero – “Crediamo che l’università debba essere anche un luogo dove si coltivano il dialogo culturale e la cittadinanza attiva».
L’orchestra dell’Università di Verona è un progetto nato esattamente un anno fa con il pieno sostegno della governance d’ateneo. Riunisce musicisti che, in vario modo, hanno un legame con l’università: studentesse e studenti, ex studenti, docenti e personale. La formazione è aperta a tutta la comunità accademica, con l’obiettivo di condividere la passione per la musica e dare vita a esperienze artistiche partecipate.
Ingresso libero fino ad esaurimento posti.
SM