“Mostrati. Noi pionieri della buona economia di montagna”

Dal 5 ottobre al 5 novembre una mostra interamente digitale accessibile gratuitamente

In occasione della Milano digital week, il 5 ottobre scorso è stata inaugurata “Mostrati. Noi pionieri della buona economia di montagna”, un innovativo progetto di ricerca visuale interamente digitale, ideato e realizzato da Veronica Polin, docente di Scienza delle finanze del dipartimento di Scienze economiche e da Laura Cavalli, programme director del programma di ricerca “Agenda 2030 e sviluppo sostenibile” di Feem, Fondazione Eni Enrico Mattei, accessibile gratuitamente online fino al 5 novembre. 

Mostrati è un progetto che accenderà, attraverso un click, una luce sulle coraggiose iniziative economiche che giorno dopo giorno si impegnano a individuare gli ingredienti e la ricetta di un modello di sviluppo migliore nelle zone montane italiane dalle Alpi alla Sicilia. Un progetto di ricerca visuale che non crea soltanto un’esperienza per chi ne fruisce, ma è capace di dare visibilità, di creare e rafforzare contatti per tutti coloro che hanno partecipato all’iniziativa in qualità di fotografi e che hanno alle spalle iniziative di buona economia.

“Attraverso questa mostra digitale e grazie alla presa di coscienza dei sindaci delle realtà interessate – spiega l’ideatrice Polin –  è possibile generare valore aggiunto per la sostenibilità del territorio e aiutare gli amministratori locali a indirizzare policy, sforzi e investimenti pubblici nell’ottica dello sviluppo sostenibile. La scelta di un mostra virtuale,  strumento facilmente accessibile e gratuito, risiede proprio nella sua capacità del ‘mettere insieme’ per sottolineare obiettivi condivisi e per stimolare approcci collaborativi tra i diversi pionieri di buona economia che potrebbero rivelarsi generativi di ulteriori processi trasformativi”.

Ogni singola foto, realizzata attraverso la tecnica della photo-elicitation, è un invito per i visitatori a osservare la ricchezza ancora poco conosciuta delle molteplici attività che esistono sparse lungo il territorio montuoso italiano e, allo stesso tempo, contribuisce a rendere visibili gli sforzi di coloro che hanno avviato percorsi virtuosi di trasformazione economica per promuoverne il riconoscimento sociale e istituzionale.

“Una delle peculiarità di questo progetto visuale – aggiunge la professoressa – è la capacità di semplificare concetti complessi per poter essere fruiti da un pubblico vasto: il potere delle relazioni, i nessi delle tradizioni, le peculiarità della buona economia vengono infatti colti in modo diretto ed immediato e i concetti di innovazione digitale, cultura della sostenibilità, tecnologia, economia circolare non restano soltanto astratti, ma si concretizzano nell’immediatezza dell’immagine”.