Riviste scientifiche e disparità di genere

Pubblicato su Neurology uno studio dell’ateneo di Verona sulla disparità di genere nel settore medico

Chi dice donna dice riscossa, come quella guidata da un gruppo di giovani medici veronesi la cui ricerca è stata pubblicata sulla prestigiosa rivista scientifica americana Neurology. Autori della ricerca “Gender disparity in editorial boards of journals in neurology” sono Sara Mariotto e Silvia Bozzetti, neurologhe del dipartimento di Neuroscienze, biomedicina e movimento, Sara Carta, specializzanda in Neurologia, Giorgia Beatrice, specializzanda in Endocrinologia, e Alessandro Mantovani, docente di Endocrinologia nel dipartimento di Medicina e responsabile dello studio, il cui scopo è valutare se esiste una differenza di genere negli editorial boards delle riviste scientifiche in campo neurologico.

Gli editorial boards sono i comitati di redazione delle riviste scientifiche – in questo caso neurologiche – composti in massima parte da esperti e professionisti che hanno il compito di valutare gli articoli destinati alla pubblicazione. Nonostante il settore neurologico sia uno di quelli caratterizzato da un’elevata presenza femminile, solamente il 21% dei consulenti editoriali e il 23% degli editor associati è donna. Non solo: la percentuale cala vertiginosamente per le direttrici responsabili, che raggiungono solamente l’11%.

“La nostra analisi fornisce un’ulteriore prova riguardo alla disparità di genere presente oggi nella scienza – spiega il team di ricerca – indicando che, attualmente, le ricercatrici sono poco rappresentate negli editorial boards”.

Interessante notare come le riviste scientifiche di maggior rilievo sono quelle i cui comitati di redazione contano il maggior numero di donne. Nonostante questo, quasi nessuna di loro raggiunge posizioni di rilievo. “È un limite per la carriera delle donne medico – continua il gruppo di ricerca – che difficilmente riescono a crearsi una reputazione all’interno della comunità scientifica e, di conseguenza, a ottenere posizioni di prestigio”.