Double exposure graphic of business people handshake over wind turbine farm and green renewable energy worker interface. Concept of sustainability development by alternative energy.

La Rete delle università per lo sviluppo ha supportato la sottoscrizione dell’accordo curato tra Crui e Gse spa, che prevede la promozione della cultura della sostenibilità ambientale, dell’efficienza energetica e dell’utilizzo delle fonti rinnovabili negli atenei

Giovedì 23 luglio, alla presenza del ministro dell’Università e della ricerca Gaetano Manfredi, è stato sottoscritto un accordo di collaborazione tra il Gestore dei Servizi Energetici (Gse spa), società pubblica che in Italia promuove lo sviluppo sostenibile attraverso l’incentivazione delle fonti rinnovabili e dell’efficienza energetica, e la Conferenza dei Rettori delle Università Italiane (Crui).

L’accordo – sottoscritto da Francesco Vetrò, Presidente del Gse, e da Ferruccio Resta, Presidente della Crui – prevede una collaborazione finalizzata alla promozione dello sviluppo sostenibile negli atenei italiani, mediante interventi di efficientamento energetico del patrimonio edilizio delle strutture universitarie, attraverso l’uso delle fonti rinnovabili e favorendo la mobilità sostenibile. Tra le finalità, anche quella di contribuire alla crescita formativa delle nuove generazioni su tali temi, ai fini del raggiungimento degli obiettivi europei al 2030 e in linea con gli indirizzi strategici del Piano nazionale integrato per l’energia e il clima varato dal Governo.  

Insieme a Gse e Crui, la Rete delle università per lo sviluppo sostenibile (RUS), – prima realtà istituzionale di coordinamento tra tutti gli atenei italiani impegnati sui temi della sostenibilità ambientale e della responsabilità sociale – ha contribuito a definire i contenuti tecnici dell’accordo e fornirà il supporto per la sua attuazione che partirà già a settembre. 

Già nel maggio 2019, i rettori italiani avevano assunto importanti impegni nel Manifesto sulla sostenibilità nelle università, adottato a Udine. Con l’accordo di oggi si passa a una fase operativa. Tra i primi temi di azione ipotizzati vi sono interventi pilota per la transizione energetica delle strutture universitarie, la condivisione dei dati energetici nel settore della pubblica amministrazione e un impulso al ruolo degli energy manager, attraverso specifiche iniziative di formazione.