Torna a Verona il prossimo 15 marzo, nell’aula magna “De Sandre” del Policlinico di Borgo Roma, UniStem Day, una giornata dedicata all’apprendimento, la scoperta e il confronto nell’ambito della ricerca scientifica sulle cellule staminali. A partire dalle 9, gli scienziati del dipartimento di Diagnostica e sanità pubblica accoglieranno 270 studenti delle scuole superiori del territorio per parlare di ricerca nel campo delle cellule staminali e innovazione tecnologica. A coordinare gli incontri e le attività della giornata saranno Guido Francesco Fumagalli, docente di Farmacologia, e Ilaria Decimo, ricercatrice di Farmacologia. L’iniziativa si svolgerà in contemporanea in 99 Università e Istituti di ricerca, in 15 Paesi di 4 continenti diversi.
Il programma. Dopo i saluti di Guido Francesco Fumagalli, aprirà i lavori Mauro Krampera, direttore della sezione di Ematologia, che parlerà di “Cellule staminali: certezze, problemi, favole e furbizie”, seguito da Emilio Pedrotti, ricercatore di Oftamologia, che interverrà sul tema “Non solo occhiali: occhi nuovi grazie alle staminali”. Di “Sistemi cellulari per lo studio del cancro” parlerà Vincenzo Corbo, ricercatore di Anatomia patologica, mentre chiuderanno la mattinata Ilaria Decimo, Gabriella Panuccio e Gemma Palazzolo, dell’Istituto italiano di tecnologia Genova e Giulia Curia, docente di Fisiologia all’università di Modena e Reggio Emilia, presentando il progetto europeo Hermes, nell’intervento “Cellule staminali, elettronica e intelligenza artificiale: i tre moschettieri per la cura del cervello malato”. Nel pomeriggio è prevista la visita ai laboratori per mostrare ai ragazzi come avviene la ricerca.
UniStem Day è un progetto di divulgazione scientifica internazionale, giunto all’undicesima edizione, promosso dal centro di ricerca coordinata sulle cellule staminali nato nel 2008 a Milano da un’idea di Elena Cattaneo. Quest’anno è stato raggiunto il numero record di 15 paesi coinvolti, Australia, Austria, Colombia, Francia, Germania, Grecia, Italia, Olanda, Polonia, Portogallo, Regno Unito, Spagna, Singapore, Svezia, Ungheria a testimonianza del crescente interesse verso la scienza e la ricerca scientifica. Protagonisti della giornata saranno circa 30.000 studenti, che attraverso seminari, tavole rotonde, attività di laboratorio ma anche momenti teatrali e giochi potranno osservare da vicino i tanti volti del mondo della ricerca scientifica. L’evento vuole quindi essere motivo di coinvolgimento, ispirazione e, perché no, divertimento.