
Il Polo Santa Marta ospita performance e installazioni nel corso della manifestazione in programma dal 13 al 16 ottobre
Si conferma, per il quarto anno consecutivo, la collaborazione tra l’ateneo e ArtVerona, manifestazione dedicata alla promozione del sistema dell’arte italiano, in programma in Fiera dal 13 al 16 ottobre. Quest’anno la partecipazione si amplia, con la volontà dell’ateneo di ospitare nel Polo di Santa Marta azioni di sound art, a cura di Morse/Path Festival, e le installazioni di Fabrizio Bellomo per “La seconda notte di quiete”, senza dimenticare le visite guidate in fiera in collaborazione con alcuni nostri docenti del dipartimento di Culture e Civiltà. ArtVerona e università hanno lavorato in sinergia anche durante Kidsuniversity, l’iniziativa dell’ateneo rivolta a scuole, città e famiglie, che si è tenuta dal 14 al 24 settembre, per diffondere la sensibilità all’arte anche tra i più piccoli grazie al legame con l’Accademia di Belle Arti.
La manifestazione è stata presentata martedì 10 ottobre, nella sede della Galleria di Arte moderna, a Palazzo della Ragione. Per l’ateneo era presente la delegata del rettore alla Comunicazione, Marta Ugolini.
“L’università di Verona si dedica alla ricerca e all’insegnamento dell’Arte, sia attraverso personale docente e ricercatore dedicato, sia con attrezzature e strumentazioni, risorse bibliotecarie, sia proponendo percorsi di studio di livello triennale e magistrale”, spiega il rettore dell’ateneo scaligero Nicola Sartor. “Dopo la triennale in Beni Culturali, a partire dall’a.a. 2015-16 è attiva la laurea magistrale interateneo in Arte, in collaborazione con l’università di Trento. La laurea magistrale in Arte si propone di trasmettere agli studenti iscritti conoscenze di livello elevato sulle opere in sé e sul loro contesto spaziale storico e culturale. Tuttavia il compito dell’ateneo in merito all’Arte non si potrebbe considerare pienamente svolto se alle attività didattiche e scientifiche non si accompagnasse un lavoro di connessione con i soggetti protagonisti dell’Arte sul territorio. Ecco che la collaborazione con ArtVerona si inserisce nella cosiddetta terza missione dell’ateneo”, prosegue Sartor, “volta a diffondere tra la cittadinanza quella conoscenza che permetta a tutti di godere del ‘bello’ nelle sue molteplici forme. Il rapporto con ArtVerona – che si conferma per il quarto anno consecutivo – consente di avvalerci di un partner fondamentale, con il quale abbiamo intrapreso un percorso comune intenso e ricco di soddisfazioni. Viene in effetti anche rinnovata la collaborazione tra il nostro corpo docente e lo staff di ArtVerona per coinvolgere concretamente i nostri studenti e permettere ad alcuni docenti di approfondire, sul campo, alcuni temi di ricerca. Siamo convinti che anche attraverso queste vie si possa migliorare la qualità della vita delle persone”.
Gli appuntamenti. “La seconda notte di quiete”, di Fabrizio Bellomo, sarà esposta da venerdì 13 a domenica 15 ottobre, dalle 18 alle 24, al Polo Santa Marta (via Cantarane 24). Il sound art a cura di Morse/Path Festival è in programma sabato 14 ottobre, dalle 20 alle 23, al Polo Santa Marta.
Per studenti e personale dell’ateneo l’ingresso è gratuito.
La seconda notte di quiete.
Dopo la prima edizione del progetto nel 2016 nell’ambito della sezione i7 spazi indipendenti, quest’anno “La seconda notte di quiete” (evento off di ArtVerona, con la partecipazione di MyHomeGallery) si espande ancora di più nel quartiere di Veronetta, con il coinvolgimento del Polo Santa Marta, la collaborazione con il Path Festival a cura dell’associazione Morse e l’inclusione di nuove sedi in via XX Settembre.
In questo quartiere caratterizzato da una vita pulsante, luogo che è somma di luoghi identitari e che costituisce una dimensione urbana differente e alternativa rispetto al centro storico-monumentale, per tre sere, dal 13 al 15 ottobre, si assisterà alla costruzione di una “mostra-non mostra”, di un sistema espositivo non tradizionale in cui le opere possano vivere e crescere all’interno di un ecosistema “precario”, effimero, transitorio.
Gli artisti scelti – i quali già lavorano autonomamente nella direzione di opere che per costituzione non sono propriamente tali, e che provano a sfuggire al proprio statuto (tradizionale?) – integreranno il più possibile i loro interventi nei luoghi dedicati, extra-artistici (bar, ristoranti, esercizi commerciali: spazi cioè che pertengono alla vita quotidiana) e nella loro atmosfera. Gli spettatori si troveranno dunque non a contemplare una situazione espositiva, protetta e prevedibile, ma piuttosto a immergersi in una condizione, mobile e mutevole, aperta: a fare esperienza di un’alterazione sensibile dei contesti e del loro tessuto umano. “La seconda notte di quiete” ha un duplice obiettivo: far emergere con l’aiuto dell’arte qualità e vocazioni di uno dei quartieri più interessanti, ma meno conosciuti, di Verona e dare luogo al non ordinato, al non conosciuto, fuoriuscire dal controllo a cui siamo tanto affezionati, fuoriuscire dal controllo che desideriamo e di cui abbiamo bisogno. Il controllo che dà forma a ogni aspetto della nostra vita.