UniCredit Foundation e università di Verona hanno annunciato il 14 dicembre, nell’aula T6 del polo universitario Santa Marta di Verona, i vincitori della terza edizione del “Bando Fondo Gianesini”, assegnando quattro borse di studio del valore di 25.000 euro ciascuna. Erano presenti il rettore di ateneo Nicola Sartor, il direttore generale di Unicredit Foundation Anna Pace, la donatrice Emma Gianesini, il direttore del dipartimento di Scienze economiche Diego Lubian e il presidente della Scuola di Medicina e chirurgia Alfredo Guglielmi.
Le borse di studio, destinate a laureati, dottorandi o dottori di ricerca dell’università di Verona per svolgere periodi di studio e ricerca all’estero, sono andate a Marco Albori e Giovanni Covi per il dipartimento di Scienze Economiche e a Marco Cordani e Andrea Fagagnini per la Scuola di Medicina e Chirurgia. Nello specifico, Albori, studente del corso di laurea in Economics, trascorrerà un periodo alla Barcelona Graduate School of Economics per approfondire l’effetto delle politiche monetarie sulla disuguaglianza economica. Covi, dottorando in Economia e Management, andrà invece all’università del Sussex dove proseguirà il suo studio sui meccanismi di convergenza economica tra sud e nord Europa. In ambito medico, Cordani, dottorando in Biomedicina molecolare, all’università autonoma di Madrid, studierà nuovi approcci per superare la resistenza alla chemioterapia nel tumore al seno “Hr2 positivo”. Infine Fagagnini, iscritto allo stesso corso di dottorato, partirà sempre per Madrid dove approfondirà la sua ricerca sullo studio dell’aggregazione dell’Angiogenina, gene implicato nell’insorgenza e progressione della Sla.
Per il primo anno, inoltre, sono stati assegnati i "Premi di Ricerca Fondo Gianesini" destinati a sviluppare due progetti di ricerca, della durata di un anno, uno in ambito economico-finanziario, l’altro nel campo delle scienze mediche. Ad aggiudicarsi le borse di ricerca, dell’importo di 15 mila euro ciascuna, sono stati, rispettivamente, Ugo Maurizio Gragnolati e Melania Dovizio. Gragnolati ha vinto grazie a un progetto sullo studio delle determinanti di localizzazione per gli inventori di brevetti inglesi durante la rivoluzione industriale. Questa ricerca permetterà di soppesare le determinanti della geografia dell'innovazione agli albori del regime economico contemporaneo, potendo così servire come punto di riferimento per confronti di lungo termine con il presente. Lo studio di Dovizio si propone, invece, di chiarire se le piastrine, le cellule del sangue che premettono la riparazione del vaso e arrestano le emorragie, possano, attivandosi, contribuire alla progressione del danno vascolare in condizioni di rischio cardiovascolare come il diabete mellito e l'ipertensione arteriosa favorendo la deposizione di materiale fibroso.
Il “Bando Fondo Gianesini” istituito grazie al generoso supporto della signora Gianesini – si inquadra nella ormai triennale collaborazione tra università di Verona e UniCredit Foundation che, grazie all’iniziativa, ha già assegnato dodici borse di studio a giovani meritevoli. “È con soddisfazione e senso di responsabilità – ha affermato Nicola Sartor, rettore dell’università di Verona – che il nostro Ateneo si rende parte attiva nell’attribuzione delle borse di studio e ricerca, rese possibili grazie alla generosità del Fondo Gianesini e alla collaborazione di UniCredit Foundation. Particolarmente apprezzabile è la continuità dell’iniziativa, che è ormai giunta alla terza edizione, e la sua destinazione, ovvero i giovani studiosi. L’università di Verona si impegna per assicurare sempre un elevato profilo scientifico dei progetti e continuare così a meritare la fiducia dei benefattori anche nel futuro a venire”. Ha detto Maurizio Carrara, presidente Unicredit Foundation: “I giovani e le loro opportunità professionali sono al centro dell’attenzione di UniCredit Foundation. Anche nel campo della ricerca universitaria. Insieme a ‘Fondo Gianesini’ diamo l’occasione di un’esperienza all’estero o il sostegno ad un progetto di ricerca: un ulteriore momento formativo nella storia di questi ragazzi”.
15.12.2016