Il 2 marzo si è spenta Annarosa Poli, professore emerito dell’università di Verona, Commandeur dans l’Ordre des palmes académiques e Officier de l’ordre national du mérite della Repubblica francese e Commendatore al merito della Repubblica italiana. La professoressa Poli, inoltre, è stata presidente del Crier, Centro interdipartimentale di ricerche sull’Italia nell’Europa romantica, uno dei centri di ricerca di eccellenza della nostra università, ed eminentissima studiosa di George Sand, riconosciuta a livello mondiale.
Chi volesse scrivere una frase in ricordo della Professoressa Poli può contattare la redazione all’indirizzo univrmagazine@ateneo.univr.it
03.03.2016
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I colleghi ricordano il suo impegno come docente e a livello istituzionale, fin dalla sua carica come Presidente del Corso di Laurea in Lingue e Letterature straniere dell’allora Facoltà di Economia e Commercio nella sede veronese dell’Università di Padova. Coraggiosa pioniera nei suoi studi, infaticabile ideatrice e organizzatrice di progetti scientifici e convegni su Sand, sulla letteratura francese e, a livello interdisciplinare, sul viaggio in Italia e sulla cultura ottocentesca europea, ha saputo coordinare le energie di specialisti di fama internazionale e di giovani studiosi, e fino all’ultimo ha condotto le sue ricerche con rigore e passione. Lascia un grande vuoto e allo stesso tempo un’importante eredità intellettuale, come sottolineano i messaggi di cordoglio giunti da quattro continenti.
Da parte mia, vorrei solo ringraziare idealmente la professoressa Poli per il privilegio di aver collaborato con lei, maestra di rigore e approfondimento scientifico ma anche di serenità, entusiasmo e allegria.
Prof.ssa Laura Colombo, docente di Letteratura francese
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Con profondo dolore, apprendo la triste notizia del decesso della Professoressa Poli. Chi l’ha conosciuta, chi ha avuto il privilegio di conoscerla, non può, in questo momento, che raccogliersi in un profondo silenzio e ricordarla per la infinita generosità, l’inesauribile piacere per la ricerca e la scoperta, l’immensa cordialità di tutti i suoi atti, la profondità del suo pensiero e l’incisività del suo insegnamento.
Marco Stupazzoni