Creare uno spazio virtuale per l'incontro tra università e aziende. Questo è l'obiettivo di iBridge, la piattaforma online basata sul crowdsourcing realizzata dal nostro ateneo e Confindustria Verona. Il progetto è stato presentato martedì al Silos Ponente in via Cantarane all'interno della seconda edizione di Education week, iniziativa organizzata dal Gruppo giovani imprenditori di Confindustria per avvicinare scuola e mondo del lavoro. Durante il convegno sono state lanciate dalle aziende tre sfide a studenti e ricercatori.
L’evento. All'incontro hanno partecipato docenti universitari, studenti e rappresentati di associazioni di categoria. Per Andrea Pernigo, presidente del Gruppo giovani di Confindustria, il progetto iBridge “mira a mettere in contatto la ricerca con l’impresa”, puntando sui giovani e sulle loro idee. Giovanni Meruzzi, docente di Diritto commerciale nel nostro ateneo, ha sottolineato le opportunità aperte dalla piattaforma virtuale. Da una parte si viene incontro alla domanda di una innovazione capace di affrontare i bisogni reali delle imprese, dall’altra gli studenti sono messi davanti a sfide concrete e a occasioni per sviluppare le proprie competenze. Per il docente iBridge “è il primo tassello di un progetto per lo sviluppo di un maggiore livello di interconnessione e di collegamento con il sistema aziendale”. Luca Guarnieri, responsabile dell’ufficio Liaison dell’ateneo scaligero, ha evidenziato come le imprese abbiano difficoltà ad entrare in contatto con l’università, gli studenti e i ricercatori, spesso per motivi burocratici. L’obiettivo di iBridge è quello di semplificare il sistema di incontro tre le due realtà. Guarnieri ha inoltre coinvolto il pubblico con un quiz telematico per spiegare il funzionamento della piattaforma virtuale. Durante la mattinata si è anche simulata una sfida virtuale a cui hanno partecipato gli studenti presenti. Sei di loro hanno vinto e ricevuto dei buoni sconto offerti dagli sponsor dell’evento. In seguito sono state lanciate dalle aziende le prime tre sfide a cui tutti possono partecipare.
Che cosa è iBridge? È un sistema che si basa sul crowdsourcing, ossia la ricerca di una soluzione ad un problema aziendale attraverso la collaborazione di un pubblico competente molto vasto e l’offerta di un premio corrispondente. iBridge è una piattaforma online che permette alle aziende innovatrici di comunicare le loro necessità ad un ampio bacino di risorse professionali da cui attingere le competenze utili per lo svolgimento di un lavoro ad un prezzo competitivo. Come funziona? L’impresa presenta sul portale un problema da risolvere sotto forma di sfida, definendo un tempo limite e un premio per l’idea migliore. Gli utenti e i visitatori possono proporre una loro soluzione in base alle loro capacità ed entrare in contatto diretto con l’azienda. L’impresa valuta le proposte e sceglie quella che ritiene più adatta.
Le sfide. Tre le sfide lanciate durante l'incontro. L'azienda veronese Just Italia propone lo sviluppo di un motore software, sfruttabile per app iOS ed Android, per acquisire in maniera elettronica i contenuti scritti in modo manuale sulla proposta d'ordine. La stessa impresa invita allo sviluppo di un apparato wifi a basso costo, con pulsante a sfioramento, capace di visualizzare un numero a tre cifre e ad alta luminosità. La sfida “Attivi per Vicenza” è invece promossa da Attiva spa di Brendola in collaborazione con la Fondazione studi universitari di Vicenza e il Polo scientifico didattico studi sull’impresa dell’università di Verona. Carlo Terrin, direttore della fondazione, punta a creare attraverso metodi e progetti innovativi meccanismi sempre migliori per collegare il territorio vicentino all’università.
Ascolta l'intervista a Giovanni Meruzzi, Andrea Pernigo e Carlo Terrin