A Verona da tutto il mondo per parlare di biobanche. Dall'8 all'11 ottobre esperti di banche di materiale biologico sono gravitati nella città scaligera per partecipare al terzo convegno internazionale "Biobanche per il futuro", promosso dall' Esbb, european, middle eastern & african society for biopreservation & biobanking. Coordinatori dell'evento scientifico Rita Lawlor, presidente Esbb e project manager della biobanche di Arc-net e Aldo Scarpa direttore del centro di ricerca Arc-net e del dipartimento di Patologia e Diagnostica di ateneo.
La scelta è ricaduta sulla città scaligera proprio a ragione del prestigio internazionale di Arc-net, centro all'avanguiardia per gli studi sui marcatori di neoplasie del pancreas e sulla personalizzazione delle terapie. Obiettivi realizzabili anche grazie alla presenza di una biobanca di alto profilo scientifico che contiene 95 mila campioni di materiali e di informazioni clinico patologiche sul tumore del pancreeas. Una straordinaria ricchezza a disposizione degli scienziati che ha consentito al polo di ricerca scaligero di essere coordinatore italiano del progetto internazionale “Genoma del Cancro”. Nell’ambito del progetto l’équipe veronese ha come obiettivo proprio dell’Italia quello di sequenziare 250 campioni di tumori rari del pancreas.
Durante il convegno il tema delle biobanche è stato analizzato sotto tutti i punti di vista con un’enorme varietà di contenuti e spunti di riflessione provenienti da tutto il mondo, ponendo grande attenzione agli elementi innovativi. In particolare, i temi trattati nelle diverse sezioni in programma sono stati: biobanche globali, medicina personalizzata, biobanche per la conservazione, biobanche innovative e sostenibilità delle biobanche. Per biobanca s’intende una raccolta organizzata di materiali biologici e di dati a questo associati. Una preziosa fonte di risorse per la ricerca e la sperimentazione di nuove soluzioni in ambito sia della conservazione dell’ambiente che della salute. Le biobanche sono, infatti, raccolte di materiali biologici prelevati da popolazioni, da pazienti affetti da malattie, da animali, piante o microrganismi ambientali. Comprendono tessuti, cellule e fluidi cui sono associate informazioni sull’organismo da cui provengono e sulla caratterizzazione del materiale stesso. In campo oncologico ad esempio, questi materiali sono indispensabili per l’individuazione di biomarcatori di malattia e le informazioni ad essi associate sono vitali per la validazione del loro significato clinico. Nate nei vari istituti ed enti di ricerca per necessità di studio degli scienziati, oggi le biobanche stanno diventando “collezioni istituzionali” e organizzate secondo regole precise e condivise. Verona e in particolare il centro di ricerca Arc-net diretto da Aldo Scarpa, è un faro di livello mondiale nel settore degli studi per l’individuazione degli strumenti diagnostici, prognostici e per le terapie personalizzate da impiegare nella lotta alle neoplasie.