Biologico. Sinonimo di controllo, garanzia e qualità. Oggetto del nuovo regolamento europeo è il vino biologico, di cui si è parlato nel convegno tenutosi a Villa Lebrecht a San Floriano, Verona. I relatori hanno parlato degli aspetti agronomici della viticoltura con metodo biologico, del mercato del vino biologico e delle implicazioni della nuova normativa europea sulle tecniche enologiche. Dopo l'esposizione è seguito un dibattito e una degustazione di una varietà di vini biologici. Hanno partecipato all'evento Alessandro Mazzucco, rettore dell’ateneo scaligero, Pierluigi Perissinotto, referente per l’agricoltura biologica della Regione Veneto e Tiziano Quaini, dell’Associazione veneta dei produttori biologici. Ha introdotto l’incontro Diego Begalli, docente di Economia del sistema vitivinicolo, e Giorgio Vincenzi, direttore della rivista “Vita in campagna”, ha moderato gli interventi.
Tema del convegno. Un’intera giornata per approfondire il processo di produzione del vino biologico alla luce del nuovo regolamento europeo. Il prodotto così denominato viene ottenuto dalle uve coltivate con il metodo dell'agricoltura biologica che hanno subito un processo di vinificazione certificato su base europea. Gli esperti hanno discusso delle conseguenze della nuova normativa, in base a cui il metodo di coltivazione rimane invariato ma sull’etichetta si potrà scrivere “vino biologico” anziché “vino prodotto da uve da coltivazione biologica”, come volevano i disciplinari di vinificazione privati dei vari organismi di controllo e certificazione.
Il biologico in Italia e in Veneto. In base ad una ricerca del Sistema d’informazione nazionale sull’agricoltura biologica, al 31 dicembre 2010 in Italia gli operatori del settore erano 47.663 e la superficie dedicata all’agricoltura biologica era pari a 1.113.742 ettari, con un incremento dello 0,6% rispetto al 2009. Sempre nel 2010, nella sola regione del Veneto, il terreno utilizzato per la viticoltura ammontava a 1.834 ettari, al quinto posto per estensione nella classifica delle coltivazioni biologiche. Dal 2009 al 2010 inoltre i vigneti veneti si sono ampliati del 19,2%, estendendosi dai 1.539 ai 1.834 ettari complessivi. Nello stesso anno il Veneto era la seconda regione italiana, dopo l’Emilia Romagna, per il numero di aziende di trasformazione impegnate nel settore biologico.