Nuovi, importanti dati confermano le ricadute positive della fruizione dell’arte sul benessere psicologico. La pubblicazione sulla rivista scientifica Frontiers in Psychology dei risultati del progetto Minerva (Museo, innovazione, neuroscienze: effetti reattivi e reazioni psichiche al valore artistico) rappresenta un passo decisivo nel riconoscere il ruolo dell’arte come risorsa per la salute pubblica.
L’iniziativa, nata dalla stretta collaborazione tra il Centro Oms per la ricerca in salute mentale dell’università di Verona e Palazzo Maffei – Casa Museo, costituisce uno degli esempi più avanzati in Italia di integrazione tra ricerca scientifica e istituzioni culturali. Lo studio, dal titolo “Dall’arte alla salute mentale: esplorare l’impatto di un intervento museale sul benessere psicologico” è stato coordinato da Michela Nosè, docente di Psichiatria del dipartimento di Neuroscienze, biomedicina e movimento dell’Università di Verona diretto da Corrado Barbui, e da Vanessa Carlon, direttrice di Palazzo Maffei, con le sue collaboratrici.
Il progetto, condotto tra maggio e novembre 2024 all’interno del museo veronese che ospita oltre 700 opere dall’antico al contemporaneo, ha coinvolto 103 partecipanti in un percorso strutturato di tre visite guidate tematiche, con valutazioni psicometriche prima e dopo l’intervento. Si tratta di uno studio rigoroso e innovativo, unico nel panorama nazionale, che ha misurato l’impatto della fruizione museale su benessere psicologico, ansia, depressione e disagio mentale.
I risultati mostrano un miglioramento significativo: il distress psicologico passa dal 67% al 56% dei partecipanti, i sintomi d’ansia moderati-gravi dal 13,6% al 6,8% e quelli depressivi dall’8,8% al 4,8%. Cresce inoltre il benessere psicologico medio e sale dal 34% al 50% la quota di chi riferisce livelli elevati di benessere al termine del percorso. Gli effetti più rilevanti si osservano nella fascia 41-60 anni. L’iniziativa risulta anche altamente accettata: tra l’89% e il 98% dei partecipanti ne valuta molto positivamente fruibilità e interesse.
La collaborazione tra Centro Oms e Palazzo Maffei emerge come elemento chiave del successo del progetto: un modello in cui competenze cliniche, neuroscientifiche e
museologiche convergono per sviluppare interventi culturali con finalità di salute pubblica. Non a caso il progetto Minerva è stato citato nel documento della Commissione Europea “Culture and Health. Time to act” come unica buona pratica italiana, rafforzando il valore dell’approccio adottato.
Il paper sottolinea come i musei possano offrire contesti ideali per riflessione, apprendimento e connessione emotiva, diventando luoghi strategici per la promozione del benessere mentale della popolazione. Minerva dimostra così il potenziale concreto delle istituzioni culturali nel contribuire alle politiche di salute pubblica, suggerendo prospettive future di ampliamento della ricerca e di replicazione del modello.
“Questi dati confermano che l’arte può rappresentare una risorsa concreta per la salute pubblica. – spiega Michela Nosè – Il progetto Minerva apre una prospettiva di ricerca innovativa che unisce cultura e salute con basi scientifiche solide. Il nostro impegno è proseguire con studi più ampi e con disegni di studio randomizzati, rafforzando la collaborazione tra istituzioni culturali e sanitarie, così da tradurre questo potenziale in politiche stabili di promozione del benessere”.
“”Noi crediamo nell’arte” è una delle frasi che abbiamo posto sulle pareti alla fine del percorso di Palazzo Maffei. – commenta Vanessa Carlon – Crediamo fermamente nel potere dell’arte, nella sua forza terapeutica come nella sua valenza formativa e di crescita personale. Grazie al progetto Minerva sono stati raccolti ulteriori dati a supporto di questa visione: la stessa che ha spinto mio padre a far nascere Palazzo Maffei a che ci guida ogni giorno nel promuovere iniziative educative, di inclusione e a sostegno delle fragilità. Un ruolo sociale del museo che va di pari passo con quello culturale e sul quale è opportuna un’ampia riflessione”.
SM, con il contributo di Villaggio Globale International Ufficio stampa di Palazzo Maffei Casa Museo





























