Dal 25 al 27 settembre, al Polo Santa Marta dell’ateneo scaligero, 40 studenti si sfideranno per essere considerati i migliori mediatori d’Italia.
Si tratta della settima edizione di Mav- Mediazioni a Verona, organizzata dall’Università di Verona e dalla Camera Arbitrale di Milano, che vede coinvolti studenti provenienti da Università italiane divisi in 20 squadre.
Si tratta di una gara tra studenti universitari in tema di mediazione civile e commerciale, i ragazzi si sfidano per mostrare le doti di negoziazione e gestire al meglio una controversia civile o commerciale. Il “Master” in mediazione è la prosecuzione ideale della Competizione Italiana di Mediazione (Cim), che si tiene a febbraio a Milano.
Come si svolge. Ogni studente partecipa a quattro differenti mediazioni simulate, basate su vicende realmente avvenute. In ogni incontro lo studente-mediatore, affiancato da un assistente, tenta di comporre una controversia recitata due professionisti che avranno il compito di valutare la prestazione. In ogni mediazione gli studenti dovranno dimostrare di possedere le competenze e le attitudini di un esperto mediatore, come la capacità di favorire la negoziazione e l’ascolto tra le parti, e capacità di condurre l’incontro in modo empatico, cooperativo ed efficace.
La giuria chiamata ad eleggere il team vincitore è composta da 30 mediatori esperti provenienti da tutta Italia. Vince chi riesce a dimostrare di saper mediare secondo le tecniche apprese anche grazie a corsi universitari e di possedere skill specifiche utili ad aiutare le parti a raggiungere un accordo risolutivo della controversia. Per prepararsi meglio, quest’anno gli studenti hanno partecipato a un training online organizzato da ex studenti, partecipanti alle edizioni precedenti.
“Il nostro obiettivo è investire sui giovani talenti ed elevare il livello di qualità già alto nell’ambito delle professioni giuridiche. L’elemento distintivo della MAV è spingere gli studenti a improvvisare, concedendo loro poco tempo per prepararsi e stimolandoli a gestire situazioni critiche in modo creativo e soddisfacente. Ha dichiarato Stefano Azzali, direttore generale della Camera Arbitrale di Milano – puntiamo diffondere anche tra i giovani universitari la cultura e l’utilizzo della mediazione come strumento valido ed efficace di risoluzione delle controversie”.
“La mission del Centro Ricerca Neg2Med dell’Università di Verona – ha dichiarato il Alberto Maria Tedoldi, docente di Diritto processuale civile dell’Università di Verona – è quella di creare un ponte tra ambito accademico e mondo professionale, sviluppando la cultura della negoziazione e della mediazione, quali strumenti di prevenzione, gestione e soluzione pacifica dei conflitti, attraverso attività didattiche e di ricerca, che coniughino i più alti livelli scientifici e professionali con le esigenze della società. I ragazzi che partecipano alla Mav – provenienti da tutti gli atenei italiani – sperimentano sul campo i diversi ruoli professionali nell’ambito della mediazione in materia civile e commerciale, interfacciandosi con avvocati e mediatori professionisti, mettendosi in gioco con grande professionalità. Si tratta di un’occasione unica anche per la cittadinanza di comprendere a fondo l’importanza e il carattere innovativo di tale istituto giuridico, da ultimo potenziato dalla riforma del processo civile di cui al d.lgs. 149/2022, entrata in vigore nella sua interezza il 30 giugno 2023”.
Contenuto realizzato con il contributo dell’ufficio stampa Camera Arbitrale di Milano