Due giorni di incontri, riflessioni e confronto accademico hanno celebrato a Roma i dieci anni del dottorato congiunto in “Diritto e attuazione del diritto in Europa – Recht und Rechtsdurchsetzung in Europa”, frutto della collaborazione tra l’università di Verona, Dipartimento di Scienze giuridiche e la Universität Bayreuth (Germania), Facoltà di Scienze giuridiche ed economiche.
Il 3 e 4 aprile, nella prestigiosa sede dell’Istituto Italiano di Studi Germanici a Villa Sciarra, si sono svolti due seminari internazionali organizzati per commemorare il primo decennale dell’accordo interuniversitario che ha dato vita a questo innovativo percorso di dottorato binazionale, fondato su un approccio interdisciplinare e comparatistico al diritto europeo.
Le iniziative sono state organizzate con il fondamentale contributo del progetto “Re.Mi.Da. – Struttura e Regolazione dei mercati dei dati digitali personali e non personali”, finanziato dallo stesso IISG, nel quale si inseriscono. Ad esse hanno concorso, inoltre, il progetto Prin 2020 “E-Agorà – Economic efficiency and right’s protection of service users. Technological innovation and service sharing” e la Fondazione Maria Giovanna Cubeddu-Wiedemann.
Un ponte giuridico tra Italia e Germania
Il primo seminario, tenutosi giovedì 3 aprile, ha visto la partecipazione non solo dei partner fondatori – Verona e Bayreuth – ma anche dell’università di Roma Tor Vergata, attiva su tematiche affini legate al diritto privato delle nuove tecnologie. Al centro degli interventi, le ricerche dei dottorandi e dei dottori di ricerca delle tre Università sul tema “Tecnologie digitali tra sostenibilità e regolamentazione del mercato”, affrontato in ottica comparata e interdisciplinare.
La seconda giornata, venerdì 4 aprile, si è articolata in due sessioni. La prima, interamente dedicata al progetto Re.Mi.Da., ha offerto uno sguardo approfondito sulla regolamentazione dei dati digitali. La seconda, intitolata “Dialoghi giuridici tra Italia e Germania – Rechtsdialoge zwischen Italien und Deutschland”, ha ospitato un confronto tra accademici dei due Paesi su metodo e risultati della comparazione giuridica, rendendo omaggio al Prof. Alessio Zaccaria, recentemente scomparso. Docente emerito dell’università di Verona, Zaccaria è stato figura centrale nella promozione del dialogo giuridico italo-tedesco, lasciando un’eredità scientifica e umana ancora viva nelle relazioni tra i due atenei.
Un modello virtuoso di cooperazione accademica in ambito giuridico
Il dottorato congiunto Verona-Bayreuth consente a giovani ricercatori di entrambe le Università di svolgere attività di studio e ricerca sotto la guida di docenti delle due sedi, alternando periodi di formazione tra Italia e Germania. Il programma prevede anche seminari interdisciplinari internazionali per la presentazione dei progetti di ricerca, in un contesto fortemente improntato alla cooperazione scientifica europea.
Soddisfazione per i traguardi raggiunti è stata espressa dai responsabili scientifici del percorso congiunto, Stefano Troiano, per l’università di Verona, e Martin Schmidt-Kessel, per la Universität Bayreuth, che hanno sottolineato il valore della collaborazione in corso e auspicato una prosecuzione dell’esperienza come modello di formazione avanzata e dialogo accademico internazionale.