Univrmagazine
mercoledì, 5 Novembre 2025
verona
  • Attualità
    Lo staff di Museion a Santa Marta

    Museion, il museo di arte moderna e contemporanea di Bolzano in visita alla Santa Marta

    Photo credits: oksix - Adobe stock

    Sport e inclusione, “Play to Belong” tra i vincitori del bando Cariverona

    Violenza di genere: un conflitto senza frontiere

    Photo credits: @skumer - Adobe Stock

    Nella mente dei cavalieri e delle amazzoni del salto a ostacoli

  • Ricerca
    Da sinistra a destra, prima fila: Antonella Calore, Maria Pia Manto, Eleonora Terrabuio, Daniela Cecconi, Gabriela Constantin, Barbara Rossi, Marta Donini, Jessica Brandi.
Seconda fila: Alessio Montresor, Enrica Pietronigro, Carlo Laudanna, Laura Fumagalli, Vittorina Della Bianca, Nikolaus Vareltzakis.

    Cellule T “ribelli” nel cervello così nasce l’infiammazione neurotossica dell’Alzheimer

    Photo credits: Ennevi

    63 scienziate e scienziati UniVr nella “World’s Top 2% Scientists”

    Da sinistra: Davide Melisi, Vincenzo Bronte, Roberto Salvia

    Alla cerimonia Airc del Quirinale invitati anche tre docenti Univr

    Photo credits: @sebra -   Adobe stock

    Salute mentale, nuova ricerca Univr fotografa la situazione dei servizi in Europa

  • Dai dipartimenti

    Francesco Sala è il nuovo presidente della European association of neurosurgical societies (Eans)

    Photo-credits: NDABCREATIVITY - Adobe Stock

    Ateneo e Comune di Villafranca insieme per il benessere

    Photo credits: @Firn -  Adobe stock

    Servizi per l’infanzia e congedi paritari per far crescere l’occupazione femminile e la natalità

    da sx Coffele, Dolci, Leardini, Comiati, Comotti

    Prevenire la violenza nei luoghi di lavoro

  • Verona città universitaria
    Photo credits: Atlas Illustrations -  Adobe Stock

    La forza del femminile

    Bilancio positivo per la Biotech Week 2025

    L’Università ad ArtVerona, tra arte, scienza e futuro sostenibile

    da sinistra, Giovanna Felis, David Bolzonella, Matteo Ballottari, Elisa Fasani, Antonella Furini Tiziana Pandolfini e Anita Zamboni

    Università di Verona protagonista della Biotech Week 2025

  • Redazione
    • Opinioni
No Result
View All Result
Univrmagazine
  • Attualità
    Lo staff di Museion a Santa Marta

    Museion, il museo di arte moderna e contemporanea di Bolzano in visita alla Santa Marta

    Photo credits: oksix - Adobe stock

    Sport e inclusione, “Play to Belong” tra i vincitori del bando Cariverona

    Violenza di genere: un conflitto senza frontiere

    Photo credits: @skumer - Adobe Stock

    Nella mente dei cavalieri e delle amazzoni del salto a ostacoli

  • Ricerca
    Da sinistra a destra, prima fila: Antonella Calore, Maria Pia Manto, Eleonora Terrabuio, Daniela Cecconi, Gabriela Constantin, Barbara Rossi, Marta Donini, Jessica Brandi.
Seconda fila: Alessio Montresor, Enrica Pietronigro, Carlo Laudanna, Laura Fumagalli, Vittorina Della Bianca, Nikolaus Vareltzakis.

    Cellule T “ribelli” nel cervello così nasce l’infiammazione neurotossica dell’Alzheimer

    Photo credits: Ennevi

    63 scienziate e scienziati UniVr nella “World’s Top 2% Scientists”

    Da sinistra: Davide Melisi, Vincenzo Bronte, Roberto Salvia

    Alla cerimonia Airc del Quirinale invitati anche tre docenti Univr

    Photo credits: @sebra -   Adobe stock

    Salute mentale, nuova ricerca Univr fotografa la situazione dei servizi in Europa

  • Dai dipartimenti

    Francesco Sala è il nuovo presidente della European association of neurosurgical societies (Eans)

    Photo-credits: NDABCREATIVITY - Adobe Stock

    Ateneo e Comune di Villafranca insieme per il benessere

    Photo credits: @Firn -  Adobe stock

    Servizi per l’infanzia e congedi paritari per far crescere l’occupazione femminile e la natalità

    da sx Coffele, Dolci, Leardini, Comiati, Comotti

    Prevenire la violenza nei luoghi di lavoro

  • Verona città universitaria
    Photo credits: Atlas Illustrations -  Adobe Stock

    La forza del femminile

    Bilancio positivo per la Biotech Week 2025

    L’Università ad ArtVerona, tra arte, scienza e futuro sostenibile

    da sinistra, Giovanna Felis, David Bolzonella, Matteo Ballottari, Elisa Fasani, Antonella Furini Tiziana Pandolfini e Anita Zamboni

    Università di Verona protagonista della Biotech Week 2025

  • Redazione
    • Opinioni
No Result
View All Result
Univrmagazine
No Result
View All Result

Nuove scoperte sul deficit di AADC, una rara malattia neuro metabolica

Intervista a Mariarita Bertoldi autrice di una recente ricerca su questa patologia

di Elisa Innocenti
10 Aprile 2025
in Dai dipartimenti
@TahirAI - Adobe

@TahirAI - Adobe

Il deficit di decarbossilasi degli L-aminoacidi aromatici (AADC) è una malattia genetica ultra-rara che colpisce il sistema nervoso centrale, compromettendo la produzione di neurotrasmettitori fondamentali come dopamina e serotonina. La sua diagnosi, complessa e spesso tardiva, ha a lungo limitato le possibilità di intervento precoce. Oggi, però, la crescente diffusione di test genetici avanzati e di programmi di screening neonatale sta aprendo nuove prospettive.

In questo contesto si inserisce il recente studio coordinato da Mariarita Bertoldi, docente di Biochimica del dipartimento di Neuroscienze, biomedicina e movimento, che ha analizzato le caratteristiche genetiche e cliniche di una sottopopolazione di pazienti affetti da forme lievi o moderate della malattia. Una ricerca che non solo amplia le conoscenze su questa patologia, ma pone anche le basi per strategie terapeutiche più mirate.

Abbiamo intervistato la professoressa Bertoldi per approfondire i risultati del suo studio e capire in che direzione si sta muovendo la ricerca su questa rara, ma sempre più riconoscibile, malattia metabolica.

 

Professoressa Bertoldi, partiamo dall’inizio: cos’è il deficit di decarbossilasi degli L-aminoacidi aromatici (Aadc)?

Il deficit di Aadc è una rara patologia neuro metabolica ereditaria che provoca una marcata riduzione dei neurotrasmettitori dopamina e serotonina. Questa carenza causa gravi disturbi motori e neuro-evolutivi fin dai primi mesi di vita. Purtroppo, nei casi più severi, la malattia ha avuto in passato esiti fatali nel corso del primo decennio di vita.

La sua recente ricerca ha evidenziato delle novità importanti: ci può spiegare?

Negli ultimi anni, grazie a una maggiore consapevolezza da parte della comunità scientifica, all’uso sempre più diffuso di test genetici avanzati – come il sequenziamento dell’esoma e del genoma – e all’introduzione di programmi di screening neonatale basati sul dosaggio del biomarcatore 3-O-metildopa (3-OMD), siamo riusciti a identificare molti più pazienti. Alcuni di questi presentano forme cliniche meno severe, che definiamo “lievi” o “moderate”.

 

Che caratteristiche hanno questi pazienti con forme meno gravi?

Parliamo di bambini che, pur essendo affetti dalla malattia, riescono a mantenere la posizione seduta, a camminare in modo autonomo in alcuni casi, e a utilizzare il linguaggio in maniera funzionale. La compromissione cognitiva è solo parziale. Attualmente, questi casi rappresentano circa il 12% dei pazienti diagnosticati, ma il numero è in crescita.

 

Perché è così importante riconoscere anche queste forme meno gravi?

Perché non dobbiamo sottovalutare l’impatto della carenza di serotonina, anche nei pazienti meno compromessi dal punto di vista motorio. La serotonina influenza umore, comportamento e capacità di affrontare le routine quotidiane. Il nostro studio si propone proprio di offrire una panoramica più completa di queste forme “minori”, per migliorare sia la diagnosi che l’approccio terapeutico.

Ci può raccontare qualcosa di più sullo studio che avete condotto?

Lo studio è stato di respiro internazionale e ha analizzato i genotipi di 348 pazienti con deficit di Aadc. Tra questi, 43 presentavano forme lievi o moderate: 17 con sintomi lievi e 26 con un quadro clinico moderato. Abbiamo utilizzato le linee guida Acmg per la classificazione delle varianti genetiche, ma siamo andati oltre, introducendo un punteggio strutturale tridimensionale (3D-score) basato su un modello dell’enzima Aadc, per stimare l’impatto funzionale delle mutazioni.

Cosa è emerso da questa analisi genetica?

Il 70% dei pazienti con fenotipo meno severo presentava un genotipo eterozigote composto, ovvero due mutazioni diverse sul gene Ddc. In questi casi, è ancora possibile la formazione di dimeri enzimatici parzialmente funzionali, capaci di garantire una minima attività enzimatica e prevenire le forme più gravi. Nei pazienti omozigoti, invece, se la mutazione è severa, l’enzima risulta inattivo, con un quadro clinico più pesante.

C’è una soglia di attività enzimatica utile a distinguere tra forme lievi e gravi?

Sì, ed è molto sottile. Abbiamo stimato che per i pazienti omozigoti è necessario almeno l’8% di attività enzimatica per evitare forme gravi. Nei casi di eterozigoti composti, invece, può bastare anche solo l’1%, purché una delle combinazioni di dimeri sia parzialmente attiva.

In che modo questi risultati possono avere un impatto sulla terapia?

Conoscere l’attività enzimatica residua permette di orientare meglio le decisioni terapeutiche. Per esempio, si potrebbe valutare l’estensione della terapia genica anche ai pazienti con forme moderate. Inoltre, lo screening neonatale potrebbe diventare uno strumento chiave per una diagnosi precoce e un intervento tempestivo.

In conclusione, quale pensa sia il valore principale di questo studio?

Ritengo che il nostro lavoro fornisca strumenti utili per distinguere in modo più preciso le forme lievi e moderate del deficit di Aadc. Questo può tradursi in diagnosi più accurate, migliori previsioni sull’evoluzione della malattia e terapie più personalizzate. Intervenire precocemente, con un approccio mirato, è essenziale per migliorare la qualità di vita di questi pazienti.

SM

Articolo precedente

Sostenibilità alimentare, benessere e salute

Articolo successivo

Premio speciale per la Cultura al rettore Nocini

Ti potrebbe piacere anche

Credits: @AnibalTrejo - ADOBE
Attualità

Intervista a Giuseppe Comotti in ricordo del Pontefice

di Elisa Innocenti
23 Aprile 2025
Attualità

Intervista alla nuova presidente del Consiglio studentesco Irene Lupi

di Elisa Innocenti
14 Febbraio 2025
Dai dipartimenti

Biblioterapia: il benessere tra le pagine di un libro

di Elisa Innocenti
15 Marzo 2024
Massimo Franchi e Rossana Di Paola con l’equipe che si occupa di fertilità
Dai dipartimenti

Procreazione medicalmente assistita, la legge 40 compie 20 anni

di Elisa Innocenti
12 Marzo 2024
Dai dipartimenti

Stereotipi di genere ancora “duri a morire”

di Sara Mauroner
22 Febbraio 2024

Ultimi articoli

Lo staff di Museion a Santa Marta
Attualità

Museion, il museo di arte moderna e contemporanea di Bolzano in visita alla Santa Marta

5 Novembre 2025
Da sinistra a destra, prima fila: Antonella Calore, Maria Pia Manto, Eleonora Terrabuio, Daniela Cecconi, Gabriela Constantin, Barbara Rossi, Marta Donini, Jessica Brandi.
Seconda fila: Alessio Montresor, Enrica Pietronigro, Carlo Laudanna, Laura Fumagalli, Vittorina Della Bianca, Nikolaus Vareltzakis.
Ricerca e innovazione

Cellule T “ribelli” nel cervello così nasce l’infiammazione neurotossica dell’Alzheimer

5 Novembre 2025
Photo credits: oksix - Adobe stock
Attualità

Sport e inclusione, “Play to Belong” tra i vincitori del bando Cariverona

5 Novembre 2025
Attualità

Violenza di genere: un conflitto senza frontiere

5 Novembre 2025
Photo credits: @skumer - Adobe Stock
Attualità

Nella mente dei cavalieri e delle amazzoni del salto a ostacoli

4 Novembre 2025
Photo credits: @kaliel - Adobe Stock
Attualità

Quando la mente diventa una questione di salute pubblica

4 Novembre 2025
Attualità

Francesco Sala è il nuovo presidente della European association of neurosurgical societies (Eans)

3 Novembre 2025
Photo credits: Ennevi
Ricerca e innovazione

63 scienziate e scienziati UniVr nella “World’s Top 2% Scientists”

3 Novembre 2025
Univrmagazine

il giornale dell’Università degli Studi di Verona

Direttrice editoriale: Nicoletta Zerman
Direttrice responsabile: Tiziana Cavallo

Registrazione presso il Tribunale di Verona
Numero di registrazione testata N.1820 del 18.11.2008

Copyright © 2024
Università degli Studi di Verona - Area Comunicazione e Public Engagement (Direzione Informatica, Tecnologie e Comunicazione)

Iscriviti alla newsletter

Inviami una mail per confermare l’iscrizione al servizio di newsletter e così esprimere il mio consenso al trattamento dei dati personali

Controlla la tua casella di posta o la cartella spam per confermare la tua iscrizione

  • Privacy Policy
  • Cookie Policy
Utilizziamo i cookie sul nostro sito Web per offrirti l'esperienza più pertinente ricordando le tue preferenze e ripetendo le visite. Facendo clic su "Accetta tutto", acconsenti all'uso di TUTTI i cookie. Tuttavia, puoi visitare "Impostazioni cookie" per fornire un consenso controllato.
Preferenze cookieAccetta tutti
Manage consent

Informativa breve cookies

Il Titolare utilizza i cookie per ottimizzare la fruizione del sito e per velocizzare le esperienze ed attività degli utenti. Il sito consente anche l’invio di cookie di “terze parti” per compilare statistiche anonime aggregate.
Necessari
Sempre abilitato
I cookie necessari per l’utilizzo del sito Web sono essenziali per il funzionamento del sito web, bloccarli non ne permette il funzionamento. Questa categoria include cookie che consentono di facilitare la navigazione e il servizio reso all’utente. Per la loro installazione non è necessario il tuo consenso.
CookieDurataDescrizione
cookielawinfo-checkbox-analytics11 monthsThis cookie is set by GDPR Cookie Consent plugin. The cookie is used to store the user consent for the cookies in the category "Analytics".
cookielawinfo-checkbox-functional11 monthsThe cookie is set by GDPR cookie consent to record the user consent for the cookies in the category "Functional".
cookielawinfo-checkbox-necessary11 monthsThis cookie is set by GDPR Cookie Consent plugin. The cookies is used to store the user consent for the cookies in the category "Necessary".
cookielawinfo-checkbox-others11 monthsThis cookie is set by GDPR Cookie Consent plugin. The cookie is used to store the user consent for the cookies in the category "Other.
cookielawinfo-checkbox-performance11 monthsThis cookie is set by GDPR Cookie Consent plugin. The cookie is used to store the user consent for the cookies in the category "Performance".
viewed_cookie_policy11 monthsThe cookie is set by the GDPR Cookie Consent plugin and is used to store whether or not user has consented to the use of cookies. It does not store any personal data.
Non necessari
Cookie Analitici di Terze Parti I cookie statistici aiutano il titolare a capire come i visitatori interagiscono con il sito, trasmettendo informazioni in forma anonima. Alcuni di questi cookie sono gestiti per noi da terzi (Google Analytics, Matomo) sempre in forma anonima e non consentiamo loro di utilizzarli per altre finalità.
ACCETTA E SALVA
Powered by CookieYes Logo
No Result
View All Result
  • Attualità
  • Ricerca e innovazione
  • Dai dipartimenti
  • Verona città universitaria
  • Redazione