Univrmagazine
giovedì, 8 Maggio 2025
verona
  • Attualità

    Sogno, disincanto, utopia. Un concerto per l’Europa

    Andrii Yalanskyi - AdobeStock

    Università, formazione e mediazione

    Photo credits: @NAMPIX - Adobe Stock

    Assegnata a Giuseppe Lippi l’edizione 2025 del Premio Filippin

    Univr aderisce alla raccolta fondi per la studentessa Irene Garaita Gangarossa

  • Ricerca

    Un metabolita inatteso può ridurre l’efficacia del farmaco Prasugrel nei pazienti con infarto

    Correre per la scienza e per la ricerca

    Da sinistra: Paola Cesari, Francesco Sala, Luigi Cattaneo,Valeria Di Caro

    Svelati i segreti del gesto di afferrare

    Pubblicato un numero speciale di Topolino in dialetto veneziano

  • Dai dipartimenti

    In Lessinia il percorso archeologico “Archeovia di Fraselle”

    da sinistra: Joan Julia Abuom, Lucy Muthoni Njiru, Tecla Karimi Mukiira, Alice Sipiyan Lakati, Anna Emilia Maria De Salvo, Simone Lonardi, Michela Nosè

    Formazione e salute mentale, un ponte tra Verona e l’Africa

    For an Ethics of Vulnerability: Un dialogo tra Adriana Cavarero e Judith Butler

    De utilitate fontium. Fonti documentali e nuove tecnologie per la gestione dei rischi ambientali e culturali

  • Verona città universitaria

    Al via il progetto “La linea rossa: percorsi urbani tra la fabbrica della conoscenza e la fabbrica della creatività”

    Foto a cura dell'Ufficio stampa Univr

    Univr protagonista nel documentario “Echi di libertà”

    Univr e UniCredit Foundation insieme per sostenere la formazione universitaria

    Il potere di incidere, dai diritti delle donne alle nuove alleanze

  • Redazione
    • Opinioni
No Result
View All Result
Univrmagazine
  • Attualità

    Sogno, disincanto, utopia. Un concerto per l’Europa

    Andrii Yalanskyi - AdobeStock

    Università, formazione e mediazione

    Photo credits: @NAMPIX - Adobe Stock

    Assegnata a Giuseppe Lippi l’edizione 2025 del Premio Filippin

    Univr aderisce alla raccolta fondi per la studentessa Irene Garaita Gangarossa

  • Ricerca

    Un metabolita inatteso può ridurre l’efficacia del farmaco Prasugrel nei pazienti con infarto

    Correre per la scienza e per la ricerca

    Da sinistra: Paola Cesari, Francesco Sala, Luigi Cattaneo,Valeria Di Caro

    Svelati i segreti del gesto di afferrare

    Pubblicato un numero speciale di Topolino in dialetto veneziano

  • Dai dipartimenti

    In Lessinia il percorso archeologico “Archeovia di Fraselle”

    da sinistra: Joan Julia Abuom, Lucy Muthoni Njiru, Tecla Karimi Mukiira, Alice Sipiyan Lakati, Anna Emilia Maria De Salvo, Simone Lonardi, Michela Nosè

    Formazione e salute mentale, un ponte tra Verona e l’Africa

    For an Ethics of Vulnerability: Un dialogo tra Adriana Cavarero e Judith Butler

    De utilitate fontium. Fonti documentali e nuove tecnologie per la gestione dei rischi ambientali e culturali

  • Verona città universitaria

    Al via il progetto “La linea rossa: percorsi urbani tra la fabbrica della conoscenza e la fabbrica della creatività”

    Foto a cura dell'Ufficio stampa Univr

    Univr protagonista nel documentario “Echi di libertà”

    Univr e UniCredit Foundation insieme per sostenere la formazione universitaria

    Il potere di incidere, dai diritti delle donne alle nuove alleanze

  • Redazione
    • Opinioni
No Result
View All Result
Univrmagazine
No Result
View All Result

Laurea Stem: verso una riduzione del gender gap

Nuova analisi a cura di Almalaurea

di Thomas Novello
12 Marzo 2025
in Attualità
Credits: @JoãoMacedo - Adobe

Credits: @JoãoMacedo - Adobe

Il vantaggio della componente maschile su quella femminile tra i laureati Stem si sta lentamente assottigliando e le ragazze continuano ad avere migliori  risultati negli studi. Malgrado questi dati incoraggianti, non ultimo quello che conferma le Stem come le lauree che offrono i migliori  tassi occupazionali, pressoché uguali tra donne e uomini, rimane alto il differenziale retributivo, dove gli uomini percepiscono  il 12,6% in più rispetto alle donne.

Il focus a cura di Almalaurea analizza e confronta le performance, formative e occupazionali, di donne e di uomini e si basa sui più recenti rapporti: il rapporto 2024 sul profilo dei laureati di 78 atenei, degli 82 aderenti ad AlmaLaurea, si basa su una rilevazione che coinvolge circa 300 mila laureati del 2023 e, grazie all’elaborazione delle risposte ricevute dai laureati che hanno partecipato alla rilevazione, restituisce un’approfondita fotografia delle loro principali caratteristiche.

Il rapporto 2024 sulla condizione occupazionale dei laureati ha coinvolto circa 660 mila laureati di 78 atenei; in particolare ha fotografato la condizione occupazionale a uno, tre e cinque anni dal conseguimento della laurea.

Secondo il magnifico rettore Pier Francesco Nocini «Grazie alle politiche di orientamento per studentesse e studenti in entrata e in uscita che abbiamo implementato in questi anni, un’offerta formativa sempre più ampia e attenta alle discipline Stem, in linea con i profili di alta formazione richiesti dal mercato del lavoro, le studentesse iscritte alle lauree Stem, che nel 2019 rappresentavano il 22% del totale, oggi compongono il 41% degli iscritti ai corsi di laurea in queste discipline.  L’attenzione alla componente femminile dell’Ateneo, che rappresenta il 64,4% della comunità studentesca, è aumentata sensibilmente in questi anni del rettorato Nocini. Lo dimostrano le numerose iniziative e i servizi istituzionali messi in atto tra cui la garante della componente studentesca, il servizio di supporto psicologico gestito da Esu, lo sportello antiviolenza recentemente attivato, il bilancio di genere dell’ateneo, il Piano triennale di azioni positive, il Gep, gender equality plan, la consigliera di fiducia, lo sportello di ascolto e di supporto psicologico per dipendenti e la commissione per l’osservanza del Codice etico. L’ateneo fa anche parte della commissione tematiche di genere della Crui, conferenza dei rettori delle università italiane e dal 2023 coordina per l’Italia il progetto di ricerca europeo Uni4equity contro le molestie sessuali nei luoghi universitari».

«I dati di Almalaurea fanno ben sperare, ma sottolineano anche come il problema della partecipazione femminile alle lauree Stem abbia radici culturali – aggiunge Massimiliano Badino referente del rettore all’orientamento. Le studentesse eccellono in quasi tutte le categorie statistiche tranne che in alcuni ambiti scientifici, in particolare quelli, come l’informatica, critici per definire la società presente e futura. La risposta a questo problema non può che essere un orientamento precoce, formativo e centrato sull’individuo che incrementi nelle studentesse il senso di autoefficacia.

LE DONNE E L’UNIVERSITÀ

Il rapporto 2024 sul Profilo dei laureati mostra che tra i laureati del 2023, dove è nettamente più elevata la presenza della componente femminile (60,0%), la quota delle donne che si laureano in corso è pari al 64,0% (è 57,9% per gli uomini) con un voto medio di laurea uguale a 104,8 su 110 (è 102,9 per gli uomini); occorre sottolineare che ciò è frutto anche dei diversi percorsi formativi intrapresi. In ogni caso, le donne ottengono voti di laurea superiori agli uomini praticamente in tutti i gruppi disciplinari, ad eccezione di quello letterario-umanistico.

Le donne si iscrivono all’università spinte da forti motivazioni culturali (30,6% rispetto al 27,6% degli uomini) e svolgono un buon numero di tirocini e stage riconosciuti dal proprio corso di laurea (64,5% delle donne rispetto al 54,9% degli uomini).

Le laureate inoltre provengono in misura maggiore da contesti familiari meno favoriti sia dal punto di vista culturale sia socio-economico. Così il 28,8% delle donne ha almeno un genitore laureato rispetto al 35,2% degli uomini. Peraltro, le donne sono meno coinvolte dal fenomeno dell’ereditarietà del titolo di laurea, soprattutto se quest’ultimo afferisce alle discipline che indirizzano verso la libera professione: tra i laureati a ciclo unico con almeno un genitore con titolo di studio universitario, infatti, ereditano la medesima laurea dei genitori il 33,2% delle donne rispetto al 45,6% degli uomini. Il differenziale di genere permane considerando anche lo status socio-economico: il 20,9% delle donne proviene da una famiglia di estrazione sociale elevata rispetto al 24,8% degli uomini. Non stupisce quindi che tra le donne sia maggiore la percentuale di chi ha usufruito di borse di studio: il 28,5% delle donne rispetto al 23,9% degli uomini.

LE DONNE E IL MERCATO DEL LAVORO

Il rapporto 2024 sulla condizione occupazionale dei laureati registra ancora una volta significative e persistenti disuguaglianze di genere.

Su tale aspetto AlmaLaurea ha sviluppato un approfondimento ad hoc evidenziando che tra i laureati di secondo livello, a cinque anni dal conseguimento del titolo, le differenze di genere, in termini occupazionali, si confermano significative e pari a 3,4 punti percentuali: il tasso di occupazione è dell’86,8% per le donne e del 90,2% per gli uomini.

A un lustro dal titolo tra le donne sono meno diffusi i contratti alle dipendenze a tempo indeterminato (49,9% rispetto al 56,1% degli uomini), mentre risultano più frequenti i contratti a tempo determinato (17,0% rispetto al 9,9% degli uomini).

È naturale che queste differenze siano legate anche alle diverse scelte professionali maturate da uomini e donne; queste ultime, infatti, tendono più frequentemente a inserirsi nel pubblico impiego e nel mondo dell’insegnamento, notoriamente in difficoltà nel garantire, almeno nel breve periodo, una rapida stabilizzazione contrattuale.

Le differenze di genere si confermano anche dal punto di vista retributivo, si parla del c.d. Gender pay gap. A cinque anni dal titolo, tra i laureati di secondo livello che hanno iniziato l’attuale attività dopo la laurea e lavorano a tempo pieno, le donne dichiarano di percepire 1.711 euro netti mensili, rispetto ai 1.927 euro degli uomini, con un differenziale del 12,6%.

I dati evidenziano differenze anche rispetto al tipo di professione svolta: a cinque anni dal titolo svolge un lavoro a elevata specializzazione (compresi gli imprenditori e l’alta dirigenza) il 63,1% delle donne e il 65,9% degli uomini.

In termini di efficacia del titolo nel lavoro svolto, misura soggettiva di coerenza tra studi compiuti e lavoro svolto in quanto si basa su valutazioni espresse dai laureati occupati, però, le differenze si attenuano notevolmente: infatti ritiene il titolo “efficace o molto efficace” per lo svolgimento del proprio lavoro il 76,4% delle donne occupate e il 74,9% degli uomini occupati.

Anche se, nelle dichiarazioni rese a cinque anni dalla laurea, non si evidenziano differenze di genere in merito alla soddisfazione complessiva per il lavoro svolto, su alcuni aspetti le donne sono leggermente meno soddisfatte del proprio lavoro. In particolare, sono meno gratificate dalle opportunità di contatti con l’estero, dalle prospettive di guadagno e di carriera, dalla flessibilità dell’orario di lavoro e dal prestigio derivato dall’attività svolta. Fa eccezione, denotando una maggiore soddisfazione nella componente femminile, l’utilità sociale del lavoro e la coerenza con gli studi compiuti.

La lettura dei dati conferma che le donne sono più penalizzate sul lavoro se hanno figli. Il forte divario in termini occupazionali e retributivi tra donne e uomini, infatti, aumenta in presenza di figli.

Isolando quanti non lavoravano alla laurea, il differenziale occupazionale a cinque anni dal conseguimento del titolo è pari a 2,3 punti percentuali tra quanti non hanno figli (il tasso di occupazione risulta pari all’86,8% per le donne, rispetto all’89,1% per gli uomini); tale differenziale sale addirittura a 18,2 punti percentuali tra quanti, invece, hanno figli (il tasso di occupazione risulta pari al 76,7% per le donne, rispetto al 94,9% per gli uomini). Anche in termini retributivi si confermano differenze significative (in tale analisi si considerano quanti hanno iniziato l’attuale lavoro dopo la laurea e lavorano a tempo pieno): se tra i laureati senza figli il differenziale retributivo è del 12,0%, tra i laureati con figli tale differenziale retributivo tende a raddoppiare (+21,0%).

 

LAUREATE NEI PERCORSI STEM: PIU’ BRAVE MA COMUNQUE PENALIZZATE

L’indagine sul profilo dei laureati 2023 mette in evidenza la diversa composizione per genere tra i laureati Stem (science, technology, engineering, mathematics), dove la componente maschile è più elevata e raggiunge il 58,6%, rispetto al 41,4% di quella femminile; ciò riguarda in particolare i gruppi Informatica e tecnologie Ict e quello di Ingegneria industriale e dell’informazione, dove la presenza maschile supera addirittura i due terzi. Tale risultato è in controtendenza con quanto rilevato sul complesso dei laureati 2023 dove, al contrario, è la componente femminile ad essere preponderante rispetto a quella maschile. Negli ultimi anni, tuttavia, tra i laureati Stem il vantaggio della componente maschile si sta leggermente riducendo: nel 2019, infatti, gli uomini rappresentavano il 59,8% mentre le donne il 40,2%, con un differenziale di quasi 20 punti.

Laureate STEM più motivate e con performance migliori

Le donne si iscrivono ad un percorso STEM spinte da forti motivazioni culturali (30,3% rispetto al 25,0% degli uomini, +5,3 punti percentuali) e svolgono un buon numero di tirocini e stage riconosciuti dal proprio corso di laurea (61,3% delle donne rispetto al 49,2% degli uomini, ben 12,1 punti percentuali in più degli uomini). Le differenze di genere in ambito STEM su questi aspetti sono superiori a quelle registrate sul complesso dei laureati del 2023.

Le donne, tradizionalmente più performanti negli studi universitari, sia in termini di voto sia in termini di regolarità negli studi, mostrano risultati migliori rispetto agli uomini anche nei percorsi STEM: sono infatti caratterizzate da un voto medio di laurea più alto (104,5 su 110, rispetto al 102,6 degli uomini) e da una migliore riuscita in termini di regolarità negli studi (tra le donne il 58,1% ha concluso gli studi nei tempi previsti rispetto al 52,7% degli uomini). Sulla riuscita universitaria le differenze di genere nell’ambito STEM sono in linea con quelle del complesso dei laureati.

Stabilità, utilità sociale, indipendenza: queste le aspettative delle donne Stem

Il 68,2% delle donne, rispetto al 61,3% degli uomini intendono proseguire la propria formazione; inoltre, le laureate Stem nella ricerca del lavoro danno maggiore rilevanza ad alcuni aspetti.

Le donne ricercano più degli uomini lavori stabili (il 76,9%, +11,5 punti percentuali) e danno maggiore importanza rispetto ai colleghi all’utilità sociale del lavoro (il 45,4%, +11,6 punti percentuali) e all’indipendenza/autonomia (il 63,8%, +9,5 punti percentuali). È interessante notare che la rilevanza attribuita dalle donne in area STEM a questi tre aspetti del lavoro è in costante aumento dal 2015 al 2023, precisamente per la stabilità (+6,4 punti percentuali rispetto al 2015), per l’utilità sociale del lavoro (+8,8 punti percentuali) e per l’indipendenza e autonomia (+15,6 punti percentuali).

Il gender gap nel mondo del lavoro per le laureate STEM è in lieve flessione ma le donne sono comunque ancora penalizzate  

L’indagine sulla condizione occupazionale a cinque anni dal conseguimento del titolo di secondo livello mostra elevati livelli occupazionali sia per gli uomini sia per le donne: tra i laureati Stem, infatti, il tasso di occupazione è pari al 90,1% per le donne e al 92,6% per gli uomini, con un differenziale pari a -2,5 punti percentuali (è -3,4 punti sul complesso dei laureati di secondo livello). Tale differenziale risulta più che dimezzato rispetto a quanto rilevato nel 2019 tra i laureati Stem (-5,9 punti percentuali sempre a svantaggio delle donne).

Isolando coloro che hanno iniziato l’attuale attività lavorativa dopo la laurea e lavorano a tempo pieno, tra i laureati STEM la retribuzione mensile netta è, in media, di 1.798 euro tra le donne e 2.025 euro tra gli uomini. Anche in termini retributivi, dunque, gli uomini risultano avvantaggiati rispetto alle donne, percependo il 12,6% in più (valore in linea con il dato rilevato sul complesso dei laureati di secondo livello).

L’analisi temporale, tuttavia, mostra una tendenziale riduzione del gender pay gap (nel 2019, infatti, tra i laureati Stem gli uomini percepivano il 19,0% in più rispetto alle donne).

In termini di caratteristiche del lavoro svolto, tra le donne Stem si rileva una minore diffusione dei contratti alle dipendenze a tempo indeterminato (-15,1 punti percentuali) e una maggiore diffusione delle attività in proprio (+5,0 punti; si tratta in particolare di studi professionali di architettura), dei contratti alle dipendenze a tempo determinato (+4,9 punti) e delle attività sostenute da borsa o assegno di studio o di ricerca (+3,5 punti).

Le donne Stem rilevano una maggiore coerenza tra studi compiuti e lavoro svolto

In termini di efficacia, tra i laureati Stem si rilevano livelli in linea con il complesso dei laureati di secondo livello: oltre il 75% ritiene la laurea efficace o molto efficace per il lavoro svolto. Le donne dichiarano livelli di efficacia superiori rispetto agli uomini (78,3% e 75,1%, rispettivamente), evidenziando un differenziale pari a 3,2 punti percentuali, valore doppio rispetto alla media complessiva (+1,5 punti sempre a vantaggio delle donne). Il confronto con l’analoga rilevazione del 2019 evidenzia inoltre un tendenziale aumento del differenziale di genere nei livelli di efficacia (tra i laureati STEM era 2,6 punti percentuali, sempre a favore delle donne).

Articolo precedente

Paesaggi da sognare, opera realizzata dall’artista Lisa Ouakil con studentesse e studenti universitari

Articolo successivo

A Palazzo Giuliari la mostra “Attraverso. Linguaggi visivi per le strategie Univr”

Ti potrebbe piacere anche

Attualità

Nuovo rapporto Almalaurea

di Sara Mauroner
13 Giugno 2024
Attualità

Recruiting Day Verona Vicenza 2024

di Elisa Innocenti
20 Maggio 2024
Attualità

Viaggio premio al Cern di Ginevra

di Elisa Innocenti
7 Settembre 2023
Attualità

Nuovi scenari per il sapere. Scegli il tuo! Scegli l’Università di Verona

di Elisa Innocenti
6 Luglio 2023
Attualità

Nuova indagine Almalaurea

di Sara Mauroner
13 Giugno 2023

Ultimi articoli

Dai dipartimenti

In Lessinia il percorso archeologico “Archeovia di Fraselle”

7 Maggio 2025
da sinistra: Joan Julia Abuom, Lucy Muthoni Njiru, Tecla Karimi Mukiira, Alice Sipiyan Lakati, Anna Emilia Maria De Salvo, Simone Lonardi, Michela Nosè
Dai dipartimenti

Formazione e salute mentale, un ponte tra Verona e l’Africa

6 Maggio 2025
Attualità

Sogno, disincanto, utopia. Un concerto per l’Europa

6 Maggio 2025
Andrii Yalanskyi - AdobeStock
Attualità

Università, formazione e mediazione

6 Maggio 2025
Dai dipartimenti

For an Ethics of Vulnerability: Un dialogo tra Adriana Cavarero e Judith Butler

5 Maggio 2025
Photo credits: @NAMPIX - Adobe Stock
Attualità

Assegnata a Giuseppe Lippi l’edizione 2025 del Premio Filippin

5 Maggio 2025
Credits: @JacobLund - Adobe
Video

SportIs la laurea che prepara a diventare manager sportivi

30 Aprile 2025
Attualità

Univr aderisce alla raccolta fondi per la studentessa Irene Garaita Gangarossa

29 Aprile 2025
Univrmagazine

il giornale dell’Università degli Studi di Verona

Direttrice editoriale: Nicoletta Zerman
Direttrice responsabile: Tiziana Cavallo

Registrazione presso il Tribunale di Verona
Numero di registrazione testata N.1820 del 18.11.2008

Copyright © 2024
Università degli Studi di Verona - Area Comunicazione e Public Engagement (Direzione Informatica, Tecnologie e Comunicazione)

Iscriviti alla newsletter

Inviami una mail per confermare l’iscrizione al servizio di newsletter e così esprimere il mio consenso al trattamento dei dati personali

Controlla la tua casella di posta o la cartella spam per confermare la tua iscrizione

  • Privacy Policy
  • Cookie Policy
Utilizziamo i cookie sul nostro sito Web per offrirti l'esperienza più pertinente ricordando le tue preferenze e ripetendo le visite. Facendo clic su "Accetta tutto", acconsenti all'uso di TUTTI i cookie. Tuttavia, puoi visitare "Impostazioni cookie" per fornire un consenso controllato.
Preferenze cookieAccetta tutti
Manage consent

Informativa breve cookies

Il Titolare utilizza i cookie per ottimizzare la fruizione del sito e per velocizzare le esperienze ed attività degli utenti. Il sito consente anche l’invio di cookie di “terze parti” per compilare statistiche anonime aggregate.
Necessari
Sempre abilitato
I cookie necessari per l’utilizzo del sito Web sono essenziali per il funzionamento del sito web, bloccarli non ne permette il funzionamento. Questa categoria include cookie che consentono di facilitare la navigazione e il servizio reso all’utente. Per la loro installazione non è necessario il tuo consenso.
CookieDurataDescrizione
cookielawinfo-checkbox-analytics11 monthsThis cookie is set by GDPR Cookie Consent plugin. The cookie is used to store the user consent for the cookies in the category "Analytics".
cookielawinfo-checkbox-functional11 monthsThe cookie is set by GDPR cookie consent to record the user consent for the cookies in the category "Functional".
cookielawinfo-checkbox-necessary11 monthsThis cookie is set by GDPR Cookie Consent plugin. The cookies is used to store the user consent for the cookies in the category "Necessary".
cookielawinfo-checkbox-others11 monthsThis cookie is set by GDPR Cookie Consent plugin. The cookie is used to store the user consent for the cookies in the category "Other.
cookielawinfo-checkbox-performance11 monthsThis cookie is set by GDPR Cookie Consent plugin. The cookie is used to store the user consent for the cookies in the category "Performance".
viewed_cookie_policy11 monthsThe cookie is set by the GDPR Cookie Consent plugin and is used to store whether or not user has consented to the use of cookies. It does not store any personal data.
Non necessari
Cookie Analitici di Terze Parti I cookie statistici aiutano il titolare a capire come i visitatori interagiscono con il sito, trasmettendo informazioni in forma anonima. Alcuni di questi cookie sono gestiti per noi da terzi (Google Analytics, Matomo) sempre in forma anonima e non consentiamo loro di utilizzarli per altre finalità.
ACCETTA E SALVA
Powered by CookieYes Logo
No Result
View All Result
  • Attualità
  • Ricerca e innovazione
  • Dai dipartimenti
  • Verona città universitaria
  • Redazione