Univrmagazine
lunedì, 23 Giugno 2025
verona
  • Attualità
    Da sinistra, Rimondini, Milella, Minafra, Scarpa e Luciani

    Luca Minafra è il vincitore della prima borsa di ricerca “Per Elisa”

    Da sinistra: Nicola Pasqualicchio, Alessandro Anderloni, Elena Brigo (Panta Rei), Federica Collato (Reverse) e Ivan Salvadori

    Ai confini della libertà

    La band Perfect Pair: da sinistra Franco Zampieri, Suzi Dal Zen, Shibu e David Cameroni

    C’era un ragazzo che come me amava i Beatles

    Da sinistra, Emanuela Maria Altamura, Livia Viganò e Luca Mazzara

    Factanza: l’informazione che crea (in)dipendenza

  • Ricerca
    Il gruppo di ricerca

    Ridefinito il Cut-Off dell’Indice di massa corporea per gli atleti

    il comitato organizzatore

    Digital Humanities in ateneo

    Tabbi-Zonzini-San-Biagio-Luciani-Bravi-Nocini-Carlucci-Gotti

    In Aoui primo trapianto di cuore artificiale del Veneto

    Domenico Girelli eletto presidente della società internazionale Bioiron

  • Dai dipartimenti
    Il comitato organizzativo

    La salute tra corpo, mente e ambiente

    Mark Baxa

    Verona capitale europea della logistica

    Da sinistra, Rimondini, Milella, Minafra, Scarpa e Luciani

    Luca Minafra è il vincitore della prima borsa di ricerca “Per Elisa”

    il comitato organizzatore

    Digital Humanities in ateneo

  • Verona città universitaria

    Vorrei uno sfondo diverso

    Può l’università trasformare la città?

    Ultimo giorno di scuola consapevole e sostenibile

    Santa Marta si illumina per il Veronetta Contemporanea Festival

  • Redazione
    • Opinioni
No Result
View All Result
Univrmagazine
  • Attualità
    Da sinistra, Rimondini, Milella, Minafra, Scarpa e Luciani

    Luca Minafra è il vincitore della prima borsa di ricerca “Per Elisa”

    Da sinistra: Nicola Pasqualicchio, Alessandro Anderloni, Elena Brigo (Panta Rei), Federica Collato (Reverse) e Ivan Salvadori

    Ai confini della libertà

    La band Perfect Pair: da sinistra Franco Zampieri, Suzi Dal Zen, Shibu e David Cameroni

    C’era un ragazzo che come me amava i Beatles

    Da sinistra, Emanuela Maria Altamura, Livia Viganò e Luca Mazzara

    Factanza: l’informazione che crea (in)dipendenza

  • Ricerca
    Il gruppo di ricerca

    Ridefinito il Cut-Off dell’Indice di massa corporea per gli atleti

    il comitato organizzatore

    Digital Humanities in ateneo

    Tabbi-Zonzini-San-Biagio-Luciani-Bravi-Nocini-Carlucci-Gotti

    In Aoui primo trapianto di cuore artificiale del Veneto

    Domenico Girelli eletto presidente della società internazionale Bioiron

  • Dai dipartimenti
    Il comitato organizzativo

    La salute tra corpo, mente e ambiente

    Mark Baxa

    Verona capitale europea della logistica

    Da sinistra, Rimondini, Milella, Minafra, Scarpa e Luciani

    Luca Minafra è il vincitore della prima borsa di ricerca “Per Elisa”

    il comitato organizzatore

    Digital Humanities in ateneo

  • Verona città universitaria

    Vorrei uno sfondo diverso

    Può l’università trasformare la città?

    Ultimo giorno di scuola consapevole e sostenibile

    Santa Marta si illumina per il Veronetta Contemporanea Festival

  • Redazione
    • Opinioni
No Result
View All Result
Univrmagazine
No Result
View All Result

Un ricordo di Steno Marcegaglia

L'editoriale del professor Alessandro Lai

di univr
16 Settembre 2013
in Attualità
Steno Marcegaglia

Steno Marcegaglia

Lo scorso 10 settembre è venuto a mancare, in seguito ad un incidente occorso dopo una cena di saluto ad un suo collaboratore nella foresteria aziendale, Steno Marcegaglia, nativo di San Giovanni Ilarione e fondatore del più grande gruppo privato italiano della produzione di manufatti in acciaio: 50 stabilimenti e 7500 dipendenti. Steno Marcegaglia più volte si è messo a disposizione degli Studenti della nostra Università. Raccogliamo Alessandro Lai, ordinario di Economia aziendale dell’ateneo, il ricordo di quegli incontri.

C’era un silenzio surreale carico di interesse e di meraviglia, nell’aula più grande del nostro ateneo, dopo che Steno Marcegaglia aveva iniziato a raccontare la sua storia di impresa e di vita. Era il silenzio di quando centinaia di studenti, con il pienone delle grandi occasioni, capiscono che quanto stanno ascoltando è qualcosa di unico.

Avevamo preparato molto, insieme al professor Antonio Tessitore, quell’incontro del sabato mattina, che si svolgeva in un anno accademico – a metà degli anni ’90 – disteso da novembre a maggio, quando alle lezioni tenute durante i giorni “ordinari” della settimana si aggiungevano incontri di approfondimento, tutti i sabati dalle 8.30 alle 12 per tutto l’anno: altri tempi. Eravamo andati a discuterne con Steno a Gazoldo degli Ippoliti dove lui aveva voluto capire e definire, meticoloso com’era, ogni dettaglio, sia riguardo alle finalità dell’incontro, sia al contenuto, sia agli aspetti di tipo operativo. Non poteva non essere così per un imprenditore che dalla propria scrivania controllava sui monitor tanto gli andamenti mondiali dei mercati finanziari e delle materie prime, i grandi scenari mondiali, quanto gli accessi delle singole persone nei propri uffici e nei propri palazzi.

Nel nostro corso si parlava di bilancio, in specie del Bilancio della Marcegaglia Spa, che gli studenti avrebbero studiato tutto l’anno avendolo come caso-guida, ma l’idea era di fare vedere che cosa c’era dietro a quel bilancio. E Steno ci fece immergere completamente nella sua storia, nell’idea di fondo che l’aveva guidato sempre, nelle poche essenziali regole alle quali si atteneva, nella crescita vigorosa dell’impresa la cui costanza e linearità celava invece sfide difficili, nella sua intima idea d’impresa. Non predicata e raccontata come noi professori possiamo fare, ma con una testimonianza di vita che rende credibili anche le intuizioni più stravaganti, non foss’altro perché sono state realizzate e vissute davvero. Il tutto retto da un pensiero imprenditoriale tanto semplice da sembrare disarmante: trasformare tutto l’acciaio che si poteva trovare nel mondo, anche quello scartato, qualitativamente peggiore e a più basso prezzo, perché potesse essere impiegato in produzioni di qualità a largo spettro, dal tubo che forma la gamba  di una sedia, alla serpentina di un frigorifero o ai freni di una autovettura, alle raffinate  condutture di impianti tecnologicamente avanzati. Il tutto si fondava su un controllo rigoroso dei processi e degli acquisti per creare la possibilità di avere ragione su margini economici piccolissimi ed apparentemente incomprimibili. Eppure, quello che ha fondato Steno è davvero un impero.

Colpiva, di Steno, la forza con la quale la propria vita personale e l’azienda erano un tutt’uno, proiettate verso la medesima direzione e irrimediabilmente coinvolte nelle stesse sorti, sicché le decisioni, le energie, le ambizioni e i successi si condividevano nella famiglia e fra i collaboratori, la famiglia allargata. Così era più facile trovarlo con l’elmetto protettivo in azienda, vicino agli impianti che i “suoi” operai avevano essi stessi ideato o migliorato (e ne andava entusiasticamente fiero) piuttosto che a qualche festa della buona società. Quando, alcuni anni dopo quel primo incontro a Verona, Steno accolse di persona nel suo stabilimento un folto gruppo di studenti della nostra università da me guidati, ci lasciò tutti attoniti per la sua capacità di passare dalle grandi strategie e dagli scenari mondiali – di cui ci aveva appena parlato in ufficio –  agli aspetti più tecnici fino alla vera e propria guida dei macchinari, che gli piaceva condurre di persona (e per questo chiedeva agli addetti di farsi da parte per dimostrarcelo e rinfrescarselo). Ma soprattutto ci lasciò vedere dall’interno dell’azienda il rapporto con i suoi operai: c’era una parola per tutti, un interesse per le vicende familiari di ognuno, anche le più semplici e naturali, come la nascita di un figlio o la salute della moglie. Aiutato dalla poderosa memoria, Steno li chiamava tutti per nome e aveva per ciascuno una domanda personalizzata; andava fiero che nei suoi stabilimenti non ci fosse stata un’ora di sciopero contro di lui: come era infatti possibile, se quella era la sua famiglia?

Ancora il 18 novembre 2008 Steno è ritornato a Verona nella nostra aula di Ragioneria: abbiamo trasmesso l’evento in diretta streaming anche alla sede di Vicenza per condividere la sua testimonianza in modo più largo: Steno era molto contento di questo. E’ ritornato per riparlarci del suo gruppo e del suo bilancio, in un tempo tutto diverso da quello dei primi incontri, anche per lui, agli albori di una crisi che stava minando la credibilità del nostro Paese e stava piegando la forza di quelle classi per le quali Steno si è sempre speso. Ma in un momento così difficile, la forza dell’unità dell’impresa emergeva vigorosa non solo dalle sue parole, ma dal vissuto che ci trasmetteva. Steno ribadiva la centralità del sistema valoriale basato sulla famiglia che si occupa dell’impresa, che ne fa ragione di vita e ne condivide senza eccezioni e fino in fondo le sorti. Fino in fondo: con una governance coerente, senza distrarre da essa le risorse perché essa possa continuare, con un impegno che non può trovare soluzione di continuità, con una vicinanza ai propri collaboratori che nasce nei momenti di crescita e di successo ma si cementa in quelli nei quali bisogna rinunziare al superfluo per condividere, tutti insieme, le sorti comuni. Per questo motivo, la fattiva collaborazione dei suoi figli in azienda e la loro adesione irrinunciabile a questo progetto era per lui motivo non solo di orgoglio e di soddisfazione ma anche di solerte premura per le sorti future della Sua azienda.

Steno ha scritto pagine straordinarie della storia imprenditoriale d’Italia. E mentre lo ha fatto, ha realizzato senza nessun “se” e “ma” le idee della dottrina sociale d’impresa. Forse è andato ben oltre quelle. Le ha rese coessenziali al proprio sviluppo e al proprio successo. Senza arzigogoli, con la semplicità e l’immediatezza di convinzioni sorrette dall’intelligenza e dalla consapevolezza di dove non ci si deve fermare. Steno ha innovato la governance, il sistema di management e quello del controllo: anche quando lo delegava, manteneva sul divano del suo ufficio le fatture di acquisto più importanti, per studiarne i prezzi e la loro evoluzione, per non farsi “scappare” una variazione nei margini che la materia prima gli poteva lasciare.

A lui il merito di tutto questo. A noi che studiamo l’impresa, il compito di capire fino in fondo il Dna della sua formula, facendone ragione di appassionata ricerca e poi di insegnamento. Se ci riuscissimo, sarebbe questo, di Steno, un ulteriore inaspettato regalo destinato solo alle future generazioni.

Articolo precedente

Bond del Banco di Brescia per la ricerca a Verona

Articolo successivo

Laboratori aperti per Nordestnight, la notte europea dei ricercatori

Ti potrebbe piacere anche

Il comitato organizzativo
Dai dipartimenti

La salute tra corpo, mente e ambiente

di Margherita Centri
23 Giugno 2025
Mark Baxa
Dai dipartimenti

Verona capitale europea della logistica

di Margherita Centri
23 Giugno 2025
Da sinistra, Rimondini, Milella, Minafra, Scarpa e Luciani
Attualità

Luca Minafra è il vincitore della prima borsa di ricerca “Per Elisa”

di Margherita Centri
20 Giugno 2025
Verona città universitaria

Vorrei uno sfondo diverso

di Elisa Innocenti
18 Giugno 2025
Verona città universitaria

Può l’università trasformare la città?

di Elisa Innocenti
18 Giugno 2025

Ultimi articoli

Il comitato organizzativo
Dai dipartimenti

La salute tra corpo, mente e ambiente

23 Giugno 2025
Mark Baxa
Dai dipartimenti

Verona capitale europea della logistica

23 Giugno 2025
Da sinistra, Rimondini, Milella, Minafra, Scarpa e Luciani
Attualità

Luca Minafra è il vincitore della prima borsa di ricerca “Per Elisa”

20 Giugno 2025
Verona città universitaria

Vorrei uno sfondo diverso

18 Giugno 2025
Verona città universitaria

Può l’università trasformare la città?

18 Giugno 2025
Da sinistra: Nicola Pasqualicchio, Alessandro Anderloni, Elena Brigo (Panta Rei), Federica Collato (Reverse) e Ivan Salvadori
Attualità

Ai confini della libertà

17 Giugno 2025
Verona città universitaria

Ultimo giorno di scuola consapevole e sostenibile

17 Giugno 2025
Verona città universitaria

Santa Marta si illumina per il Veronetta Contemporanea Festival

17 Giugno 2025
Univrmagazine

il giornale dell’Università degli Studi di Verona

Direttrice editoriale: Nicoletta Zerman
Direttrice responsabile: Tiziana Cavallo

Registrazione presso il Tribunale di Verona
Numero di registrazione testata N.1820 del 18.11.2008

Copyright © 2024
Università degli Studi di Verona - Area Comunicazione e Public Engagement (Direzione Informatica, Tecnologie e Comunicazione)

Iscriviti alla newsletter

Inviami una mail per confermare l’iscrizione al servizio di newsletter e così esprimere il mio consenso al trattamento dei dati personali

Controlla la tua casella di posta o la cartella spam per confermare la tua iscrizione

  • Privacy Policy
  • Cookie Policy
Utilizziamo i cookie sul nostro sito Web per offrirti l'esperienza più pertinente ricordando le tue preferenze e ripetendo le visite. Facendo clic su "Accetta tutto", acconsenti all'uso di TUTTI i cookie. Tuttavia, puoi visitare "Impostazioni cookie" per fornire un consenso controllato.
Preferenze cookieAccetta tutti
Manage consent

Informativa breve cookies

Il Titolare utilizza i cookie per ottimizzare la fruizione del sito e per velocizzare le esperienze ed attività degli utenti. Il sito consente anche l’invio di cookie di “terze parti” per compilare statistiche anonime aggregate.
Necessari
Sempre abilitato
I cookie necessari per l’utilizzo del sito Web sono essenziali per il funzionamento del sito web, bloccarli non ne permette il funzionamento. Questa categoria include cookie che consentono di facilitare la navigazione e il servizio reso all’utente. Per la loro installazione non è necessario il tuo consenso.
CookieDurataDescrizione
cookielawinfo-checkbox-analytics11 monthsThis cookie is set by GDPR Cookie Consent plugin. The cookie is used to store the user consent for the cookies in the category "Analytics".
cookielawinfo-checkbox-functional11 monthsThe cookie is set by GDPR cookie consent to record the user consent for the cookies in the category "Functional".
cookielawinfo-checkbox-necessary11 monthsThis cookie is set by GDPR Cookie Consent plugin. The cookies is used to store the user consent for the cookies in the category "Necessary".
cookielawinfo-checkbox-others11 monthsThis cookie is set by GDPR Cookie Consent plugin. The cookie is used to store the user consent for the cookies in the category "Other.
cookielawinfo-checkbox-performance11 monthsThis cookie is set by GDPR Cookie Consent plugin. The cookie is used to store the user consent for the cookies in the category "Performance".
viewed_cookie_policy11 monthsThe cookie is set by the GDPR Cookie Consent plugin and is used to store whether or not user has consented to the use of cookies. It does not store any personal data.
Non necessari
Cookie Analitici di Terze Parti I cookie statistici aiutano il titolare a capire come i visitatori interagiscono con il sito, trasmettendo informazioni in forma anonima. Alcuni di questi cookie sono gestiti per noi da terzi (Google Analytics, Matomo) sempre in forma anonima e non consentiamo loro di utilizzarli per altre finalità.
ACCETTA E SALVA
Powered by CookieYes Logo
No Result
View All Result
  • Attualità
  • Ricerca e innovazione
  • Dai dipartimenti
  • Verona città universitaria
  • Redazione