Dall’attività antiossidante del miele al ruolo della nutraceutica nel trattamento dell’emicrania: sono solo alcuni degli argomenti di tesi discussi il 7 ottobre da 21 studentesse e studenti del corso di laurea triennale in Scienze nutraceutiche e della salute alimentare. La sessione di laurea è stata caratterizzata da una netta prevalenza femminile, segno del crescente protagonismo delle donne nel settore nutraceutico.
Il corso, nato da un’intuizione di Giovanni Gambaro, docente di chimica degli alimenti, insieme ad Angelo Pietrobelli, già presidente del corso di laurea e docente di Pediatria e nutrizione clinica, ha trovato fin da subito un forte interesse tra gli studenti. L’iniziativa è stata condivisa anche da altri docenti dell’Università di Verona: Gianni Zoccatelli, docente di chimica degli alimenti e neo presidente del corso di laurea, Simonetta Friso e Mauro Zamboni, docenti di Medicina interna, e Cristiano Chiamulera, docente di Farmacologia.
Attivato solo tre anni fa, il percorso ha riscosso un successo straordinario, raddoppiando le domande di iscrizione rispetto ai posti disponibili: da 70 a 140.
“I laureati di oggi si preparano a diventare ricercatori, tecnici di laboratorio e chimici junior impegnati nello sviluppo e nel controllo di alimenti nutraceutici e di prodotti agroalimentari innovativi”, ha spiegato il presidente uscite, Angelo Pietrobelli. “Il corso in Scienze nutraceutiche e della salute alimentare ha colmato un vuoto formativo in un settore in rapida evoluzione, trovando nel territorio veronese un terreno particolarmente fertile, grazie alla forte tradizione agroalimentare locale”.
WM – Tirocinante Agenzia “UniVerona News”