“Sei anni di rettorato non sono soltanto una somma di giorni e decisioni: sono soprattutto un percorso fatto di sfide, dandosi nuovi obiettivi da realizzare. Abbiamo conosciuto momenti disuccesso, in cui gli sforzi condivisi hanno portato a risultati concreti e, fra tutti, la nascita di nuovi corsi di studio che sono passati da 62 nel 2019 agli attuali 95”. Con queste parole il magnifico rettore dell’università di Verona, Pier Francesco Nocini ha aperto l’evento di bilancio del suo mandato “Univr oggi. Riflessioni a più voci” che si è tenuto il 19 settembre, nell’aula magna del Polo Zanotto.
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“Tra gli altri obiettivi significativi che abbiamo raggiunto – ha proseguito Nocini – la modifica della soglia ISEE portata a 27 mila euro e che ha consentito a oltre 8.500 studenti di iscriversi a Verona esentasse, l’aumento degli alloggi ESU che sono più che raddoppiati passando da 423 presenti all’inizio del mio mandato e che diventeranno 858 nel 2026, grazie alla sinergia con Esu Verona”.
La ministra dell’Università e della Ricerca Anna Maria Bernini ha inviato un messaggio al Rettore: “Il bilancio di questi anni alla sua guida non è solo nel raggiungimento di alcuni obiettivi che sono la forza di un ateneo che guarda al futuro. Penso alla vocazione internazionale, allo sviluppo di nuovi corsi di laurea, all’inaugurazione di nuovi poli didattici. È anche nella forza di un ateneo che ha la consapevolezza del presente. E penso prima di tutto agli interventi per garantire il diritto allo studio: i circa ottomila iscritti che studiano gratuitamente, l’aumentata disponibilità degli alloggi per i fuorisede. Magnifico Rettore, lei lascia, dopo sei anni, un’eredità di apertura alle idee, al territorio, al dialogo, alla tolleranza”.
Ospite d’eccezione Piero Ferrari, fondatore e presidente di HPE, High Perform Engineering, vicepresidente della Ferrari e già presidente di Ferrari Engineering, cui il magnifico rettore ha conferito la Laurea honoris causa in “Supply Chain Management”, corso di laurea che si distingue per l’approccio multidisciplinare finalizzato a formare professionisti capaci di supportare le decisioni manageriali, ottimizzare i processi logistici e supportare la trasformazione delle supply chain globali in contesti competitivi e in continua evoluzione.
Piero Ferrari nella sua lectio “Le aziende del lusso e la catena dei fornitori: storie diverse di un’integrazione necessaria” ha ricordato: “Ferrari è un’impresa umana e sportiva, la passione di mio padre. Quando cominci qualcosa che va forte e veloce devi andare sul mercato e vincere anche lì. Mio padre iniziò così con molte ambizioni, non molti soldi, ma tanti sogni. La necessità principale per noi era avere sotto controllo l’intero processo. A quei tempi in Ferrari si progettava tutto, persino viti e bulloni e ai fornitori venivano chiesti materiali grezzi: acciaio, alluminio. I fornitori presenti a Maranello erano pochi e tutti specializzati: fari, volante, valvole, bronzine, motorino di avviamento e poco altro. Oggi tutto è cambiato anche perché assieme a noi è stata necessaria la crescita e l’evoluzione dei nostri fornitori. Il 67% di loro è italiano, quasi il 30% europeo, solo il rimanente arriva del resto del mondo. Tra i fornitori del mercato automobilistico e Maranello c’è grande lavoro che ha l’obiettivo ultimo di portare, sulla linea di montaggio, quello che serve, tutto nei tempi necessari, senza commettere il minimo errore. Oggi Ferrari è sinonimo di tecnologia e visione. Caratteristiche di un’azienda che non si è mai adagiata sui successi. A chi mi chiede “Come sarà la prossima?” rispondo “Sarà prima di tutto bella e poi avrà qualcosa di nuovo”.
In ateneo anche Emanuele Orsini, presidente di Confindustria che ha dichiarato: “Il rapporto tra università e imprese è un pilastro fondamentale per lo sviluppo economico e sociale del nostro Paese. Creare sinergie tra formazione accademica e mondo produttivo significa offrire ai giovani opportunità concrete e al territorio competenze e innovazione capaci di rafforzarne la competitività. È in questa direzione che si inserisce anche l’accordo recentemente siglato con la Crui: il nostro futuro nasce da qui, da ricerca, sviluppo e innovazione fatti in stretta alleanza con le imprese. Siamo orgogliosi che l’Università di Verona abbia voluto conferire l’onorificenza all’ingegner Piero Ferrari, che rappresenta con autorevolezza il Made in Italy nel mondo, a conferma di quanto il legame tra università e industria sia una leva decisiva per il progresso del territorio e delle comunità”.
Sul palco del Polo Zanotto anche il sindaco di Verona Damiano Tommasi che ha affermato:
“In questi anni l’università ha fatto un grande passo avanti anche nel rapporto con il nostro mondo produttivo. Sappiamo quanto il legame tra sapere, giovani e imprese sia fondamentale per una comunità che vuole camminare verso il futuro. Da parte nostra c’è l’impegno a garantire spazi e alloggi: è un tema sempre più urgente, come dimostra anche il lavoro sugli studentati. Grazie anche ai fondi del Pnrr, vogliamo rendere sostenibile il percorso universitario dei nostri giovani. Allo stesso tempo è necessario offrire spazi alle aziende, luoghi dove esplorare e investire in ricerca e innovazione, con il supporto degli atenei. E infatti abbiamo confermato l’indirizzo sull’area della Marangona, un grande spazio della nostra città che attende aziende e investitori nei settori dell’innovazione, oltre alla logistica, in cui Verona è già un punto di riferimento. È compito degli amministratori, locali e nazionali, fare da anello di congiunzione tra saperi, giovani e imprese, perché qui a Verona ci siano le condizioni per costruire sogni e ambizioni, anche imprenditoriali, senza dover guardare lontano”.
La mattinata è proseguita con una tavola rotonda cui hanno partecipato, assieme a Ferrari e Orsini, Antonio Coletta, responsabile Endurance e Corse Ferrari, Yifei Ye, primo pilota cinese a vincere “Le Mans” con Ferrari e Ivan Russo, presidente del corso di laurea in “Supply Chain Management”. La tavola rotonda è stata moderata dal giornalista Leo Turrini. A seguire il momento della consegna da parte del Rettore delle Medaglie dell’Ateneo agli ospiti coinvolti nella tavola rotonda cui è seguita quella delle Benemerenze con attestazione al merito a Cecilia Gasdia, sovrintendente e direttrice artistica della Fondazione Arena di Verona, al pilota automobilistico Arturo Merzario e a Walter Artibani, già docente di Urologia in Ateneo.
A chiusura dell’evento sono stati premiati Gaia Nadalini e Sebastiano Lanzetta, studenti della classe Seconda D dell’Istituto San Zeno che, nella prima mattinata, al Polo Santa Marta, avevano partecipato a una sessione di orientamento organizzata in collaborazione con Invitalia Verona HUB, su alcuni temi innovativi sviluppati da HPE Group.
Roberta Dini