Evelina Tacconelli, direttrice della sezione di Malattie infettive del dipartimento di Diagnostica e Sanità pubblica, è stata invitata dalla Commissione Europea a intervenire ai Research and Innovation Days, il principale appuntamento comunitario dedicato a politiche e strategie per il futuro della ricerca, svoltosi il 16 e 17 settembre a Bruxelles.
L’evento ha riunito politici, ricercatori e leader del mondo imprenditoriale per discutere di come ricerca e innovazione possano guidare la competitività, la sostenibilità e la leadership industriale dell’Europa, supportando le principali priorità dell’UE.
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L’edizione di quest’anno, intitolata “Together, towards a Research and Innovation Union”, si è svolta in un momento cruciale, segnato dalle discussioni sul prossimo bilancio pluriennale dell’UE e da iniziative strategiche come la Strategia europea per le scienze della vita. La cerimonia di apertura ha visto gli interventi della presidente della Commissione Ursula von der Leyen e della commissaria per Startup, Ricerca e Innovazione, Ekaterina Zaharieva, mentre tra i relatori figuravano figure di spicco del panorama europeo della politica, della scienza e dell’industria, tra cui la vicepresidente esecutiva della Commissione, Henna Virkkunen, e l’autrice e divulgatrice scientifica Lucy Hawking.
La professoressa Tacconelli ha preso parte alla sessione “Strengthening the EU clinical research ecosystem”, illustrando come la pandemia di Covid-19 abbia trasformato profondamente l’ecosistema della ricerca europea, ridefinendo finanziamenti e priorità strategiche. Durante il suo intervento, ha evidenziato come siano state mobilitate risorse significative per “Pandemic Preparedness” (ovvero la pianificazione per affrontare una pandemia) e per l’innovazione digitale, con l’intelligenza artificiale impiegata in tutte le fasi della ricerca, dal reclutamento dei pazienti alla scoperta di nuovi farmaci.
Nonostante i progressi, Tacconelli ha sottolineato alcune criticità persistenti: l’eterogeneità tra Paesi nei metodi della raccolta dati e ostacoli per alcuni Paesi alla partecipazione a progetti di ricerca derivanti da una limitata esperienza pregressa, In conclusione, ha osservato che l’Europa esce dalla pandemia più forte e connessa, ma occorre ridurre la frammentazione e aumentare l’inclusività. Infine, guardando alle priorità future, Tacconelli ha evidenziato innanzitutto l’esigenza di rafforzare il coordinamento tra gli Stati membri e la Commissione Europea, così da garantire la sostenibilità delle azioni intraprese nel tempo. Un altro obiettivo rilevante riguarda la creazione di una rete di siti clinici che possa essere rapidamente riattivata in caso di emergenza sanitaria, assicurando così prontezza e continuità nella risposta. Particolare attenzione viene inoltre posta allo sviluppo di percorsi dedicati alle popolazioni più fragili e alle strutture di lungo degenza, spesso maggiormente esposte ai rischi. Infine, si sottolinea l’importanza di promuovere campagne educative che non si limitino alla comunità scientifica, ma che coinvolgano l’intera società, contribuendo a diffondere una consapevolezza più ampia sul valore della ricerca.
EI
photocredits EU Science Innovation