Il mondo accademico e la scena teatrale contemporanea si sono incontrati al Polo Zanotto, giovedì 11 settembre, in occasione di una giornata di studi dedicata alla commedia di Aristofane “Lisistrata”, organizzata dal Centro di ricerca interdipartimentale Skenè in collaborazione con il Comune di Verona e l’Istituto nazionale del dramma antico (Inda).
L’iniziativa ha dato l’opportunità al pubblico di avere uno spazio di approfondimento e confronto in occasione della messinscena di Lisistrata al Teatro Romano l’11 e il 12 settembre nell’ambito dell’Estate teatrale veronese, con protagonista una strepitosa Lella Costa e la regia di Serena Sinigaglia.
Il pomeriggio si è aperto con i saluti istituzionali di Silvia Bigliazzi, direttrice del centro Skenè. A seguire un incontro con alcuni dei protagonisti dello spettacolo, tra cui Lella Costa, interprete di Lisistrata, e Aldo Ottobrino, che veste i panni del Prefetto, accompagnati dal traduttore del testo, Nicola Cadoni.
L’evento ha messo in luce come il lavoro di adattamento e interpretazione abbia trasformato il classico greco in un’esperienza teatrale capace di dialogare con il pubblico di oggi, andando oltre la semplice comicità e mostrando tanto una forte carica politica quanto una spiccata capacità di parlare ancora oggi di potere, corpi e relazioni di genere.
«Si tratta di un testo straordinario che parla al nostro presente – ha commentato Lella Costa – come tutti i grandi classici. Una commedia sì, che ha parti estremamente comiche ed esplicite, ma che ci invita nel profondo a riflettere. Il problema che ci pone è quello per cui nessuno si assume la responsabilità per il bene comune che è la pace: questo deve fare la politica. Lisistrata è seria e preparata e proclama lo sciopero del sesso prima ancora di essere certa che le altre donne accettino, lei si è già organizzata, colpisce la lucida chiarezza con cui si muove»
La seconda parte della giornata è stata invece affidata agli interventi di specialisti che hanno approfondito l’interpretazione dell’opera di Aristofane evidenziandone gli aspetti di alterità e di affinità rispetto al mondo di oggi. Margherita Rubino di Inda ha proposto una lettura di Lisistrata attraverso la sua ricezione nell’ultimo secolo, mentre Alessandro Grilli dell’Università di Pisa rifletterà sulla rappresentazione dei generi e sui giochi di ruolo che Aristofane mette in scena con pungente ironia. A moderare gli interventi è stato Gherardo Ugolini docente di Filologia greca e latina del dipartimento di Culture e civiltà, che ha accompagnato il pubblico in un dialogo tra mondo accademico e palcoscenico.
Margherita Contri, tirocinante agenzia di stampa Univerona news