Si è concluso venerdì 13 il convegno Aiucd 2025, appuntamento annuale dell’Associazione per l’informatica umanistica e la cultura digitale, che per l’edizione di quest’anno ha scelto Verona come sede, raccogliendo l’entusiasmo e la partecipazione di oltre 230 studiose e studiosi da tutta Italia e dall’estero.
L’evento, organizzato dal Centro Daih, Digital Arena for Inclusive Humanities, dell’università scaligera con il supporto del dipartimento di Lingue e letterature straniere, ha potuto contare anche sull’impegno e sulla professionalità di un gruppo di studentesse tirocinanti dei corsi di Lingue, parte integrante dell’organizzazione.
Cinque le linee tematiche su cui si è articolato il ricco programma di presentazioni e poster, che ha visto protagonista la ricerca più avanzata nel campo delle Digital Humanities: inclusione, archivi ed edizioni digitali, metodi computazionali, rappresentazione dei dati e del sapere, preservazione della memoria e del patrimonio digitale.
Particolarmente attesi gli interventi delle keynote speakers: Evelyn Gius, del fortext lab della Technical University of Darmstadt, che ha proposto una riflessione sul valore della quantificazione nei testi letterari (“Measuring What Matters — or, The Temperature of Literary Texts”), e Viviana Patti, del Dipartimento di Informatica dell’Università di Torino, che ha indagato il ruolo del linguaggio e dell’intelligenza artificiale nel suo talk “Absit iniuria verbis”.
Spazio anche ai giovani ricercatori con la presentazione dei progetti vincitori del Premio Buzzetti, conferito per sostenere l’attività di studio nell’ambito delle Digital Humanities. I premiati di quest’anno sono stati Vittorio Tonini, con Catasto Chronicles, una mappa interattiva sulla Toscana del Quattrocento, e Chiara Lepri, con un’analisi lessicometrica del cinema di propaganda cinese contemporaneo.
Durante la cerimonia di chiusura sono stati inoltre assegnati i Premi Gigliozzi per i migliori contributi di giovani studiose e studiosi. Per la sezione presentazioni orali, il riconoscimento è andato a Mariangela Giglio (Università di Bologna) e Gianluca Pavani (Università di Roma “Tor Vergata”), mentre per la sezione poster sono stati premiati Davide Bordon (Università di Ljubljana) e Rita Gramellini (Università di Bologna).
Il Convegno Aiucd 2025 è stato realizzato con il supporto del Comune di Verona e della Camera di Commercio, oltre al contributo di vari sponsor privati, dimostrando ancora una volta come la sinergia tra istituzioni accademiche e realtà del territorio possa dare vita a eventi di rilievo scientifico e culturale.
Appuntamento ora a Cagliari, sede prescelta per l’edizione 2026 del convegno, che si terrà dal 3 al 5 giugno del prossimo anno.
Per maggiori informazioni sull’evento e sui contenuti delle presentazioni: aiucd2025.dlls.univr.it
EI