È ufficialmente iniziato il Veronetta Contemporanea Festival, la rassegna culturale che, dal 9 al 18 giugno, proporrà nel cuore del quartiere universitario appuntamenti di arte, cinema, musica, poesia e molto altro. Il festival è organizzato dall’università di Verona, insieme all’Accademia Filarmonica e al Comune di Verona, con il contributo dell’Esu e in collaborazione con Agsm-Aim, con il sostegno di Biscardo vini e Medianet.
L’inaugurazione ufficiale è stata lunedì 9 giugno, nella corte esterna del polo Santa Marta, con i saluti di Olivia Guaraldo, delegata del rettore al Public engagement e Nicola Pasqualicchio, direttore artistico del festival.
Ad aprire la serata è stata Olivia Guaraldo: “Vorrei ringraziare tutte le realtà che hanno reso possibile la realizzazione delle serate di questa quarta edizione: l’area comunicazione e public engagement dell’ateneo, le associazioni Reverse e Panta Rei che hanno curato rispettivamente gli allestimenti e il punto ristoro, Medianet e Biscardo Vini. Un ringraziamento speciale va a Giorgio Fasol, perché l’intera iniziativa parte dalla sua collezione, custodita dentro al nostro ateneo. Ringrazio poi i colleghi di ateneo che daranno il loro contributo ai numerosi eventi di questa edizione, come anche le associazioni e le realtà di Veronetta che abbiamo voluto coinvolgere negli anni, per far sì che l’ateneo non fosse solo un luogo di riferimento per studenti e studentesse, ma per questo meraviglioso quartiere che è Veronetta e per la città intera”.
Ai ringraziamenti si è unito Nicola Pasqualicchio, che ha aggiunto: “Il lavoro dietro al festival è lungo e meticoloso, e coinvolge non solo molto personale della nostra università, ma anche tante collaborazioni esterne, che sono un supporto fondamentale per la nostra iniziativa. Quest’anno abbiamo inoltre deciso di portare nella corte esterna del polo tutti gli appuntamenti pomeridiani e abbiamo per l’occasione rivalutato e risanato dal punto di vista estetico l’ingresso e questa parte di prato che è diventata la nostra area talk”.
Sul palco sono poi state invitate le rappresentanti dei partner coinvolti, che hanno espresso il loro sostegno alle iniziative del festival. Federica Collato ha spiegato il ruolo della cooperativa sociale Reverse nella produzione degli allestimenti “Gli elementi dell’area talk sono gli stessi dell’anno scorso, ma sono stati recuperati e rinnovati, con l’aggiunta di nuovi sgabelli, così da poter accogliere molte più persone”. Alessia Bernardi, di Panta Rei, ha portato i saluti e i ringraziamenti a nome di tutta la cooperativa e della presidente Elena Brigo, e Maddalena Biscardo, di Biscardo Vini, ha commentato che “sostenere il festival è un modo per noi di appoggiare nel concreto le belle iniziative della nostra città legate al mondo dell’arte e della cultura, che sono dei valori che condividiamo anche in cantina”.
Dopo un breve momento conviviale, la serie di appuntamenti del festival è stata ufficialmente aperta da due talk: il panel “Volontari e Involontari: ricerca e racconti dall’attivismo contemporaneo e nuove forme di partecipazione” con Cinzia Brentari e Francesca Rossi del Centro di servizio per il volontariato, e con Federica de Cordova, Anna Maria Meneghini e Francesco Tommasi, del dipartimento di Scienze umane Univr, e poi “Tiny Africae: verso il Festival di Nigrizia” con Roberto Valussi e Brando Ricci di Nigrizia, Emanuela Gamberoni, Valentina Moro, Stefania Pontrandolfo dell’università di Verona, e il musicista Wayloz.
Grande successo infine per l’evento di chiusura della prima giornata, “Come da un fondo oscuro e incancellabile” la lettura dei versi del poeta, scrittore e traduttore Maurizio Cucchi, in dialogo con Massimo Natale, docente di letteratura italiana Univr.
Per scoprire i prossimi appuntamenti del festival: https://www.univr.it/it/veronettacontemporanea/.