Aula internazionale, laboratori in lingua inglese di Scienze della Formazione Primaria, confronto tra culture educative e progettazione condivisa. Il futuro della scuola europea si costruisce anche così: con studenti e docenti che si incontrano per riflettere, creare, sperimentare. È quanto accaduto dal 22 al 24 maggio 2025 a Norimberga, durante il seminario multilaterale “Empowering Tomorrow’s Teachers: Inspiring Student Engagement for Global Citizenship with eTwinning”, organizzato nell’ambito dell’iniziativa europea eTwinning for Future Teachers – Initial Teacher Education (ITE).
L’Italia era rappresentata da una delegazione composta da Federica Longo e Anita D’Agostini, studentesse del corso di laurea in Scienze della formazione primaria dell’università di Verona, e da due studenti dell’università di Firenze. Con il supporto di Alessandra Lovato ambasciatrice Erasmus per il Veneto, i partecipanti italiani hanno collaborato con Bodil Svendsen dell’università della Norvegia per sviluppare un progetto comune, frutto di un dialogo europeo tra futuri docenti. Le idee emerse arricchiranno i laboratori eTwinning del quinto anno a partire dal prossimo anno accademico.
Ne abbiamo parlato proprio con Federica Longo e Anita D’Agostini, che ci hanno raccontato il valore umano e professionale di questa esperienza.
Cosa avete appreso partecipando al seminario multilaterale di Norimberga?
Federica Longo:
«Grazie a questa esperienza ho potuto approfondire il funzionamento della piattaforma eTwinning, comprendendone meglio le potenzialità. Ho anche acquisito nuove competenze pratiche sull’utilizzo dello strumento, che potrà rivelarsi utile sia durante i tirocini che nella mia futura professione docente.»
Anita D’Agostini:
«Per me è stata un’opportunità formativa significativa, sotto diversi punti di vista. Oltre agli aspetti tecnici legati all’uso della piattaforma, ho compreso il suo forte valore pedagogico e umano. eTwinning, infatti, offre la possibilità di creare esperienze didattiche coinvolgenti, inclusive e ricche di senso, a beneficio degli studenti e degli insegnanti.»
Quali elementi vi hanno maggiormente colpito e arricchito, in vista del vostro futuro ruolo di insegnanti?
Federica Longo:
«Il confronto con studenti e docenti provenienti da diversi Paesi europei è stato davvero stimolante. Abbiamo lavorato in gruppo su progetti comuni, scambiando idee, approcci e buone pratiche. Questo mi ha permesso di riflettere su una didattica più aperta e collaborativa.»
Anita D’Agostini:
«Durante i laboratori e i momenti di progettazione condivisa, ho vissuto concretamente il senso di appartenenza a una comunità educativa internazionale. Ho potuto apprezzare il valore della collaborazione, della diversità culturale e dell’innovazione. Questa esperienza mi ha rafforzata nella convinzione che l’insegnante del futuro debba saper coniugare competenze didattiche e apertura interculturale.»
Cosa porterete con voi, a livello personale e professionale, da questa esperienza internazionale?
Federica Longo:
«È stata un’esperienza altamente positiva. Ho acquisito strumenti e conoscenze che potranno rivelarsi fondamentali nel mio percorso da insegnante, soprattutto nella progettazione e realizzazione di attività didattiche innovative. Mi sento più preparata ad affrontare le sfide della scuola di oggi.»
Anita D’Agostini:
«Sono profondamente grata all’università di Verona e al progetto eTwinning per avermi offerto questa possibilità. L’esperienza ha arricchito il mio percorso formativo, rafforzando il mio entusiasmo e il senso di responsabilità verso il mestiere dell’insegnare. La porterò con me come bagaglio prezioso nel mio futuro professionale.»
SM