Addolorati per la sua recente scomparsa, i docenti di lingua e letteratura francese del Dipartimento di Lingue e letterature straniere dell’Università di Verona ricordano con profonda riconoscenza e affetto il professor Elio Mosele (1934-2024).
Professore ordinario di Letteratura francese dal 1990, direttore dell’Istituto di Lingua e Letteratura (1997-2000), ma anche Preside della Facoltà di Lingue e letterature straniere dal 1992 al 1998, poi Rettore dell’Università di Verona dal 1999 al 2003. Nel 2004, in occasione del suo settantesimo compleanno, la Facoltà di Lingue e letterature straniere lo ha omaggiato con una raccolta di studi intitolata Variis Linguis.
Presidente del Gruppo di studio sul Cinquecento dal 1994 al 2004, Elio Mosele è stato illustre francesista, autore di numerosi studi sul Cinquecento, Settecento e Ottocento, tra i quali: Rabelais e Folengo (1991), Jules de La Mesnardière versus Lodovico Castelvetro (1993). Si è dedicato in particolare allo studio del poeta barocco Jean Auvray (1580-1624): Le metamorfosi del testo. Appunti sulla poesia spirituale di Jean Auvray, in “Quaderni del Dipartimento di Lingue e Letterature straniere della Facoltà di Magistero dell’Università di Lecce”, 10, 1988, pp. 87-104; J. Auvray et la poésie baroque du corps, in Poésie: le corps et l’âme. Hommage à R. Descaux, Université Stendhal, Grenoble, 1989, pp. 145-165; Conjectures et suppositions. Notes pour une biographie de Jean Auvray, “Quaderni di lingua e letteratura”, XIV, 89, pp. 149-166.
Ha inoltre pubblicato Un accademico francese del 700 e la sua biblioteca: Jean François Séguier (1703-1784), 1981.
Noti i suoi studi sull’Ottocento francese e in particolare su Huysmans : Joris-Karl Huysmans tra labirinti e mostri, “Quaderni di lingue e letterature”, 15, Verona, 1990, pp. 145-156; Itinerari onirici nel romanzo “En Rade” di Joris-Karl Huysmans, “Quaderni di lingue e letterature”, 15, Verona, 1990, pp. 263-278; Huysmans fra fantasticheria, sogno, incubo, in Joris-Karl Huysmans e l’immaginario decadente, 1991, pp. 157-170; “À Rebours” o della quintessenza, in Sotto il segno di Saturno, 1994 , pp. 315-330.
Infaticabile organizzatore di Convegni ha curato i volumi: Dalla tragedia rinascimentale alla tragicommedia barocca. Esperienze teatrali a confronto in Italia e in Francia, Atti del Convegno internazionale di Studio (Verona-Mantova, ottobre 1991), Fasano, Schena, 1993; La Commedia dell’Arte tra Cinque e Seicento in Francia e in Europa, Atti del Convegno internazionale di Studio (Verona – Vicenza, ottobre 1995), Fasano, Schena, 1998; Riflessioni teoriche e trattati di poetica tra Francia e Italia nel Cinquecento, Atti del Convegno internazionale di Studio (Malcesine, 1997), Fasano, Schena, 1999; Il Principe e il potere. Il discorso politico e letterario nella Francia del Cinquecento, Atti del Convegno internazionale di Studio (Verona, maggio 2000), Fasano, Schena, 2002.
Ha inoltre animato, negli anni Novanta, i Seminari di studio di Malcesine e diretto i relativi Quaderni del Castello dedicati alla letteratura del secondo Ottocento (Joris-Karl Huysmans e l’immaginario decadente, Sotto il segno di Saturno. Malinconia, spleen e nevrosi nella letteratura dell’Ottocento, Narciso allo specchio; dal mito al complesso,Miti simboli e ritualità nella letteratura francese dell’Ottocento).
Docente sempre aperto alle esigenze delle giovani generazioni, il prof. Elio Mosele è stato per noi un maestro, un uomo buono e generoso, di montaignana saggezza e di grande integrità morale, la cui dedizione e generosità rimarranno un esempio costante. Elio Mosele è stato ed è tuttora un esempio di docente e di uomo di grande dignità e rigore. Ci piace immaginarlo immerso, anche nelle suoi anni più tardi, nella lettura dei classici, da Montaigne a Camus, avvolto dalla musica di Mozart.
I Docenti di Lingua e Letteratura Francese del Dipartimento di Lingue e letterature straniere,
Rosanna Gorris, Stefano Genetti