“Rischi psicosociali emergenti sul lavoro. Strategie partecipative di prevenzione” è questo il titolo del convegno in programma venerdì 27 febbraio alle 9 in aula T1 del Polo Zanotto. La giornata di studio sarà un momento di formazione, condivisione e partecipazione rispetto ad un tema, quello dei rischi psicosociali sul lavoro, di cui si parla molto ma si conosce ancora poco.
Il laboratorio APsyM del dipartimento di Filosofia, pedagogia e psicologia di ateneo insieme alle università di Portogallo, Spagna e Grecia, è stato impegnato nel progetto di ricerca “Participative Prevention of Psychosocial Emergent Risks in SMEs”. Il principale obiettivo del progetto è quello di indagare il livello di conoscenza e consapevolezza delle piccole e medie imprese rispetto ai nuovi rischi psicosociali correlati al lavoro, per poi mettere a punto una “cassetta degli attrezzi” utile alle imprese e ai lavoratori per valutare e affrontare tali rischi. Il convegno è l’occasione per presentare i risultati del progetto di ricerca.
Il programma La giornata si aprirà alle 9 con la registrazione e l'accoglienza dei partecipanti e si proseguirà alle 9.30 con i saluti e la presentazione del progetto di Margherita Pasini, responsabile scientifico del progetto Risk SME dell’università. A seguire gli interventi di Marco De Polo, docente di Psicologia delle organizzazioni all’università di Bologna che parlerà de “I rischi psicosociali: lo sguardo della psicologia del lavoro” e Cinzia Frascheri, responsabile nazionale salute e sicurezza sul lavoro di Cisl che parlerà di “Realtà e normativa a confronto”. Nella seconda parte della mattinata si terrà la tavola rotonda “Rischi psicosociali: quali leve strategiche per le piccole e medie imprese” con alcuni rappresentati delle realtà territoriali. A chiudere i lavori della mattina sarà Barbara Giacominelli, assegnista di ricerca dell’università che presenterà il tool kit elaborato dal gruppo di ricerca Risk SME. Nel pomeriggio si continuerà con il focus group “Analisi e valutazione del tool kit”.