Il semestre italiano di Presidenza dell’Unione si apre sotto buoni auspici. Inizia in concomitanza con l’avvio dei lavori del nuovo Parlamento europeo e di quella che sarà la nuova Commissione europea: il momento migliore per indirizzare le politiche e le decisioni strategiche.
Il discorso di insediamento ha galvanizzato gli animi, rilanciando una idea positiva di cittadinanza europea, basata sulla mobilità dei giovani e, in particolare, su quella degli studenti Erasmus. Le università sono, quindi, le prime destinatarie dell’invito a superare le difficoltà e a contribuire al cambiamento.
Il Programma del semestre è ambizioso e ampio. Il primo obiettivo riguarda la Strategia Europa 2020 che si propone di sostenere una crescita intelligente, sostenibile e inclusiva. Da condividere totalmente la scelta di esigere qualcosa di più del metodo di coordinamento e di rivendicare – ora che si sta progettando la sua revisione di medio termine – strumenti decisionali efficaci per un’azione comune capace di ottenere risultati concreti e misurabili. L’investimento prioritario continua ad essere quello della sostenibilità: sociale, economica e ambientale; l’impegno consiste nell’attuazione!
E per l’attuazione, cardine del sistema diventa la ricerca e l’innovazione, considerati i pilastri della crescita sostenibile: la qualità dei sistemi di ricerca europei è fattore chiave della competitività dei sistemi produttivi, che a sua volta costituisce la base per lo sviluppo dell’occupazione.
L’invito è quello di utilizzare al meglio i Fondi strutturali europei e i finanziamenti alla ricerca del programma Horizon 2020. Lo sanno bene i docenti di questo Ateneo, impegnati sui diversi canali e ambiti a ottenere fondi e collaborazioni, forti dei risultati finora ottenuti e determinati a rimanere nelle posizioni di vertice della ricerca nazionale.
Alcune iniziative sono già in calendario nel nostro Paese. Una di queste si terrà a Roma in ottobre e riguarderà la piena attuazione del principio di non discriminazione, in occasione del ventesimo anniversario dell’adozione della Dichiarazione di Pechino sulle pari opportunità per uomini e donne.
Altre sono annunciate. Una riguarderà i dottorati di ricerca. Nel Programma si riconosce il ruolo determinante che hanno nel promuovere l’innovazione, l’auto-imprenditorialità e la competitività delle piccole e medie imprese e si annuncia l’intenzione di organizzare un evento per rilanciare i Principi per una formazione innovativa nei dottorati, al fine di rafforzare la dimensione internazionale della formazione di dottorato europea. Una straordinaria occasione per un Ateneo come il nostro, insediato nel territorio più dinamico delle piccole e medie imprese, proiettato a livello internazionale ed europeo e che ha ottenendo riconoscimenti importanti quanto a qualità della formazione dottorale, di mettersi a disposizione per ospitare questo confronto!
Donata Gottardi
direttrice del Dipartimento di Scienze Giuridiche
7/7/2014