Cosa significa davvero mangiare in modo sostenibile? Come distinguere una scelta consapevole da una dettata dalla moda o dalla disinformazione? E soprattutto: sappiamo riconoscere fonti affidabili quando si parla di cibo, ambiente e salute?
Queste sono state le domande al centro del nuovo laboratorio sui “Cibi del futuro”, intitolato “Quale educazione per un’alimentazione sostenibile?”, che si è svolto mercoledì 10 settembre al Museo di Storia naturale, davanti a una platea composta da docenti, operatrici e operatori didattici e cittadini.
L’iniziativa, presentata da Luigi Tronca, docente del dipartimento di Scienze umane, e Leonardo Latella, responsabile e conservatore zoologo del Museo di Storia naturale di Verona, si inserisce nell’ambito di un accordo di collaborazione tra il Comune di Verona, la Direzione dei Musei civici, l’università di Verona e il dipartimento di Scienze umane. Il laboratorio fa parte delle attività trasversali di Citizen Engagement previste dal progetto Pnrr Inest (Cross-cutting Activity 3).
A condurre il laboratorio è stata Chiara Matilde Ferrari, biologa nutrizionista specializzata in Scienze dell’alimentazione, che, partendo da esempi reali e situazioni quotidiane, ha guidato i presenti in un percorso pratico e coinvolgente per stimolare una riflessione sulle abitudini alimentari e sull’importanza di distinguere tra informazioni affidabili e fake news.
L’incontro si è concluso lasciando ai partecipanti strumenti concreti e una maggiore consapevolezza per fare scelte alimentari più sane e sostenibili, a beneficio del proprio benessere e del pianeta.
Gaia Nencioni