L’università e la città protagoniste verso Milano-Cortina 2026. Il 16 settembre l’ateneo ha ospitato un workshop precongressuale con focus sulle Olimpiadi e sulle nuove tecnologie da applicare allo sport paralimpico.
Questo è stato l’avvio del congresso “Il cervello adattivo”, organizzato dalla SIPF, Società italiana di Psicofisiologia e neuroscienze cognitive, dall’Università di Verona – con due dipartimenti coinvolti, Neuroscienze, biomedicina e movimento e Scienze Umane – con il patrocinio del Comune e il coinvolgimento della Regione Veneto, che si è tenuto dal 17 al 19 settembre al Polo Zanotto.
Con il titolo “Il corpo in movimento: dalle tecnologie allo sport paralimpico e viceversa”, il workshop del 16 settembre, con la regia di Mirta Fiorio, docente di Neuropsicologia e neuroscienze cognitive, ha avuto l’intento di fare dialogare università, sport paralimpico e cittadinanza, rappresentando, per l’ateneo, anche un esempio concreto di terza missione. Esperte ed esperti hanno presentato le più recenti ricerche sulle tecnologie da applicare allo sport paralimpico, come protesi sensorializzate, realtà virtuale, oggetti smart e virtual coaching. E’ seguita poi la tavola rotonda dal titolo “Sport paralimpico: possono le tecnologie aiutare a superare le barriere?”, con il coinvolgimento del Comitato italiano paralimpico: un momento di confronto tra esperti, atleti paralimpici, studentesse, studenti e associazioni sportive e di volontariato, per esplorare le potenzialità delle tecnologie innovative nella riabilitazione neuromotoria e nella promozione del movimento. Presenti Michele Ferrarin, paratriatleta vincitore di un argento nelle Paralimpiadi di Rio de Janeiro 2016 e Federico Crosara, atleta paralimpico di tennistavolo, medaglia d’oro ai Campionati europei del 2023. L’evento è stato inaugurato dalla presentazione delle ricerche specifiche nell’ambito dello sport paralimpico, con una particolare attenzione alle modalità con cui l’innovazione scientifica favorisce l’adattamento dell’individuo per la promozione dell’inclusione sociale e della qualità della vita. Il workshop si avvale della collaborazione attiva nella ricerca della Fondazione Giuseppe Manni e del contributo della Commissione Rus, rete delle università sostenibili, e del Cug, Comunicato unico di garanzia di ateneo.
Il Workshop è stato il volano del 33° Congresso nazionale Sipf: uno degli appuntamenti più importanti per la comunità scientifica italiana nel campo delle neuroscienze cognitive, in programma dal 17 al 19 al Polo Zanotto. Oltre trecento studiose e studiosi si sono confrontati sul tema dell’adattabilità del cervello. Sono stati analizzati i modelli predittivi delle capacità dinamiche e plastiche che permettono a questo organo di adattarsi ai mutamenti della persona e dell’ambiente. I meccanismi di adattamento sono stati esplorati in un’ottica multidimensionale che abbraccia aspetti sensorimotori, cognitivi, affettivi e sociali attraverso un ricco programma di sessioni.
“Il tema del cervello adattativo – spiega Fiorio – declinandosi in 16 simposi con giovani ricercatrici e ricercatori, ha toccato aspetti legati all’evoluzione del cervello umano, allo sviluppo del cervello in età evolutiva, agli adattamenti cerebrali in contesti patologici e alle possibilità di prestazione del cervello nello sport”.
Fondata nel 1990, la Società italiana di Psicofisiologia e neuroscienze cognitive promuove da anni il dialogo tra neurologi, psicologi, neuroscienziati cognitivi, contribuendo in modo sempre più rilevante alla crescita e alla valorizzazione della ricerca scientifica.
Elisa Innocenti
Contenuto realizzato con la collaborazione della comunicazione di Scienze motorie