Un prato, due capolavori senza tempo e oltre quattrocento spettatori rapiti dal fascino del grande schermo: Cinemateneo si è confermata anche quest’anno una delle iniziative culturali più seguite dell’ateneo. La rassegna, promossa con il patrocinio del Comune e dell’Esu, ha animato le serate del 19 e 20 giugno nel prato del Polo Zanotto, trasformato per l’occasione in un’arena cinematografica all’aperto capace di unire passione, riflessione e partecipazione.
Per l’edizione di quest’anno, la scelta dei film è andata su Ultimo tango a Parigi di Bernardo Bertolucci e Arancia Meccanica di Stanley Kubrick. Due pellicole che hanno stimolato il dibattito tra i presenti, anche grazie alle introduzioni curate da docenti esperti e ospiti istituzionali.
La prima serata si è aperta con il capolavoro di Bertolucci, preceduto dall’intervento del direttore del dipartimento Culture e Civlità Paolo de Paolis e da un’intensa introduzione del professor Alberto Scandola, curatore scientifico della rassegna, che ha offerto al pubblico le coordinate per interpretare le molteplici sfumature estetiche ed etiche del film. Sul palco anche Beatrice Verzé, consigliera comunale per le pari opportunità, insieme a Francesca Flori, senatrice accademica, ed Emanuela Maria Altamura, vicepresidente del Consiglio Studentesco, che hanno sottolineato l’importanza di affrontare con consapevolezza i temi complessi senza cedere alla tentazione della censura, ma promuovendo invece il confronto critico e la responsabilità dello sguardo.
Il giorno successivo è toccato a Arancia Meccanica, l’opera disturbante e lucida di Stanley Kubrick, introdotta da Marco De Bartolomeo, docente del dipartimento di Culture e civiltà, che ha guidato gli spettatori in un’analisi delle dinamiche di violenza, controllo e libertà presenti nel film, ancora oggi attualissime.
Cinemateneo si è così dimostrata non solo un’occasione di intrattenimento, ma uno spazio culturale vivo, capace di coinvolgere pubblici diversi in un dialogo attivo tra arte e società. Il successo di pubblico, con oltre quattrocento presenze complessive, è la testimonianza di un bisogno condiviso di cultura libera, pensata, vissuta insieme.
Un appuntamento che ha saputo coniugare la magia del cinema d’autore con l’impegno civile, sotto il cielo d’estate, nel cuore dell’università.
SM