Torna, sabato 4 ottobre, la Giornata del Contemporaneo, appuntamento annuale promosso da AMACI – Associazione dei Musei d’Arte Contemporanea Italiani – giunto alla sua ventunesima edizione. L’iniziativa, sostenuta dalla Direzione generale creatività contemporanea del ministero della Cultura e realizzata in collaborazione con la Direzione generale per la diplomazia pubblica e culturale del ministero degli Affari esteri e della cooperazione internazionale, quest’anno mette al centro il tema della formazione: intesa come percorso aperto e condiviso che intreccia educazione, ricerca, esperienze e saperi.
Protagonista assoluto dell’edizione 2025 è Atelier dell’Errore (AdE), collettivo nato a Reggio Emilia nel 2015 da un’idea di Luca Santiago Mora e oggi composto da dodici giovani artiste e artisti neurodivergenti. La loro pratica artistica, sviluppata inizialmente in un laboratorio di neuropsichiatria infantile, è diventata negli anni un’esperienza di cooperazione creativa capace di intrecciare inclusione, immaginazione e ricerca visiva. Il loro lavoro, riconosciuto a livello nazionale e internazionale, esplora da tempo il tema dell’educazione sentimentale.
Per la Giornata del Contemporaneo 2025, AdE presenta Unknown Pleasures – The Shelter, un’opera che trasforma poeticamente la grande vela Ade Vela Rapido, già protagonista dell’“Edipo Re” di Pier Paolo Pasolini, in uno spazio-rifugio temporaneo: fragile e intenso, dedicato alla libertà affettiva e alla possibilità di custodire desideri spesso invisibili.
All’interno di questo contesto, il Museo del Contemporaneo dell’Università di Verona, in collaborazione con Urbs Picta, propone sabato 4 ottobre, alle 11, al Polo Santa Marta, il laboratorio, aperto ad adulti, ragazze e ragazzi, bambine, bambini dai 4 anni in su, dal titolo “Anime animali”. Il laboratorio, gratuito e su prenotazione, è a cura di Valeria Marchi, responsabile mediazione culturale Urbs Picta, e Martina Turra.
Ispirata al linguaggio poetico e visivo dell’Atelier dell’Errore, l’attività conduce i partecipanti a creare un vero e proprio bestiario fantastico: creature nate dall’imprevisto di segni, scarabocchi e macchie, che diventano figure originali e immaginarie, pronte ad abitare il museo. In questo percorso, lo “sbaglio” non è un ostacolo ma parte integrante del processo creativo, una risorsa capace di aprire a nuove forme di immaginazione.
Il laboratorio, guidato da immagini e suggestioni delle opere di AdE, è articolato in più momenti: dalla creazione della testa della creatura, disegnata a occhi chiusi per liberarsi dalle convenzioni della forma, alla costruzione di corpi, zampe e code in libertà compositiva, fino al montaggio finale in grandi figure collettive. Ogni partecipante potrà dare un nome e una “casa” alla propria creatura, scegliendo un’opera del museo accanto alla quale lasciarla vivere come custode simbolico.
Gli animali come custodi delle emozioni, il museo come rifugio collettivo, la formazione che nasce dal dialogo con l’arte e dall’immaginazione sono i temi chiave di questa esperienza, che invita grandi e piccoli a sperimentare la forza inclusiva e trasformativa dell’arte contemporanea.
Elisa Innocenti