Piccole, invisibili a occhio nudo, ma capaci di cambiare il futuro: sono le microalghe, al centro del lavoro di ricerca che ha portato Matteo Pivato, giovane dottore di ricerca Univr, a ricevere un prestigioso riconoscimento nazionale.
Durante il 14esimo congresso della Società di biologia vegetale che si è svolto a Palermo dal 16 al 19 settembre, Pivato ha ricevuto il premio “Franca Rasi Caldogno”, assegnato ogni due anni alla migliore tesi in Fisiologia vegetale.
La sua avventura scientifica è iniziata durante il percorso di dottorato in Biotecnologie, concluso nel 2023 sotto la guida di Matteo Ballottari, professore di fisiologia vegetale. La tesi, dal titolo “The molecular basis of Chlamydomonas reinhardtii responses to the environment: the role of intracellular Ca2+ signalling and minor antenna proteins” ha approfondito i processi di adattamento delle microalghe, organismi unicellulari capaci di fotosintesi e in grado di trasformare l’anidride carbonica in composti utili per applicazioni industriali.
Dietro queste ricerche non c’è solo curiosità accademica: i risultati, già pubblicati su riviste internazionali, potrebbero aprire la strada a nuove applicazioni biotecnologiche. L’obiettivo, infatti, è quello di potenziare la resistenza degli organismi fotosintetici a condizioni ambientali sfavorevoli e, di conseguenza, aumentarne la produttività.
”Il premio conseguito da Matteo Pivato è un importante riconoscimento al lavoro svolto dal nostro dottorando che ha avuto la determinazione di portare avanti progetti di ricerca ambiziosi e di frontiera nell’ambito delle biotecnologie vegetali. – ricorda Ballottari –Lasciatemi inoltre esprimere la soddisfazione per un premio come il Franca Rasi Caldogno che arriva, per la seconda volta al laboratorio Sole-Lab del nostro ateneo, da me fondato nel 2016, dopo aver io stesso ricevuto tale premio nel 2009; un caso unico che testimonia l’alto livello raggiunto nella ricerca e le potenzialità dei risultati conseguiti.”
SM